Sta diventando un vero e proprio fenomeno il dilagare di furti nei negozi ad opera di ragazzine giovanissime, talvolta addirittura non imputabili – avendo meno di 14 anni – con l’obiettivo oramai abituale di impossessarsi di capi d’abbigliamento e prodotti cosmetici.
Nel pomeriggio di ieri, un equipaggio della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato è stata inviata ad intervenire presso il negozio ZARA di Via Museo a seguito della segnalazione di un furto in atto.
Giunti sul posto, gli Agenti hanno preso in consegna dall’Addetto alla vigilanza una giovanissima, sorpresa, dopo aver oltrepassato le Casse, a rubare una maglietta esposta sugli scaffali.
Dopo aver fatto restituire la refurtiva al Direttore del negozio, gli Agenti l’hanno accompagnata in Questura dove nel frattempo era stato fatto venire il padre.
Qualora la Direzione del negozio dovesse decidere di presentare formale querela, la giovanissima sorpresa a rubare verrà denunciata alla Autorità Giudiziaria minorile per il reato di furto.
Un altro episodio simile si è verificato nel pomeriggio di lunedì scorso a Merano in via Roma, presso il Supermercato “INTERSPAR”, a seguito di una segnalazione relativa a due ragazzine che si stavano aggirando tra gli scaffali con fare sospetto ed esperto, intente a rubare della merce esposta per poi nasconderla sotto i vestiti.
Si tratta di due sorelle, una delle quali una bambina e l’altra di poco più grande. Dopo aver immediatamente ammesso le proprie responsabilità, entrambe hanno consegnato ai Poliziotti la refurtiva che poco prima avevano asportato dagli scaffali, consistente in vari prodotti alimentari e creme per il viso e per il corpo.
Non risultando danneggiati e, pertanto, ancora idonei per la vendita, gli Agenti hanno restituito gli oggetti rubati alla Direzione del Supermercato.
Le due minori, quindi, sono state accompagnate presso gli Uffici del Commissariato di Polizia di Merano per ulteriori accertamenti, al termine dei quali la ragazzina 15enne è stata denunciata alla Autorità Giudiziaria minorile per il reato di furto; la sorella, invece, non è stata denunciata, non essendo imputabile.
Il padre delle ragazzine, convocato in Commissariato per procedere all’affidamento delle figlie, si è mostrato assai sorpreso e contrariato dal loro comportamento, in quanto in passato mai si erano rese responsabili di fatti del genere.