Home Sanità Aumento delle tariffe sanitarie, scontro tra sindacati e Asl: “A rischio il diritto alla salute”

Aumento delle tariffe sanitarie, scontro tra sindacati e Asl: “A rischio il diritto alla salute”

by Massimiliano Maglione

BOLZANO. Cresce la preoccupazione per l’aumento dei costi delle visite specialistiche private annunciato dall’Asl per il 2025, che vedrà un incremento significativo delle tariffe minime e massime per prime visite e visite di controllo. Il nuovo tariffario, che porta la visita minima da 90 a 120 euro e il limite massimo da 250 a 300 euro, ha suscitato dure critiche tra i rappresentanti sindacali, preoccupati per le possibili ripercussioni sulla popolazione.

Sindacati all’attacco: “Più costi, ma le liste d’attesa restano”

Donatella Califano, segretaria generale della Cisl, ha espresso una forte opposizione, evidenziando come un simile incremento rischi di creare una sanità sempre più esclusiva. “Non è aumentando i costi che si risolveranno problemi come la carenza di personale e le lunghe liste d’attesa. Stiamo mettendo il medico davanti al paziente, con il rischio che molte persone rinuncino alle cure per l’aumento dei prezzi,” afferma Califano. L’accusa è che, invece di facilitare l’accesso alle cure, la decisione si riveli un ostacolo per i cittadini che già faticano a sostenere le spese del privato.

Anche la segretaria generale della Cgil, Cristina Masera, critica la scelta dell’Asl. Masera sostiene che un aumento avrebbe avuto senso solo se accompagnato da una drastica riduzione delle attese per visite e trattamenti: “Non possiamo giustificare l’aumento delle tariffe se le liste d’attesa restano così lunghe. Sembra una manovra per agevolare i medici, mentre il diritto alla salute dei pazienti viene messo in secondo piano.”

Difficoltà nella comunicazione con la giunta provinciale

Un altro punto critico riguarda la comunicazione tra sindacati e governo provinciale. Califano sottolinea il mancato coinvolgimento dei sindacati da parte del nuovo assessore alla sanità, Hubert Messner, lamentando come, da quando si è insediato, non sia mai stato convocato un incontro per discutere di queste questioni: “In tempi di elezione, avevamo richiesto un dialogo con l’assessore, ma ad oggi non c’è stato nessun riscontro,” conclude Califano, richiamando all’urgenza di un confronto costruttivo per tutelare il diritto alla salute di tutti i cittadini.

Un tema di priorità pubblica

L’aumento delle tariffe per le visite private negli ospedali è parte di una questione più ampia: il progressivo divario tra chi può permettersi le cure e chi è costretto a rinunciarvi. I sindacati invocano un sistema più equo, temendo che l’Alto Adige segua una tendenza nazionale in cui, ogni anno, milioni di persone rinunciano alle cure per mancanza di accessibilità.

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