Partita Italia-Albania. Nella serata di sabato scorso, in vista dei festeggiamenti dei tifosi della nazionale italiana di calcio era stato previsto un Servizio di Ordine Pubblico nella zona di Piazza della Vittoria e di Corso Libertà, tradizionali punti di ritrovo dei sostenitori.
Gran parte della serata è trascorsa in piena tranquillità, con numerosi tifosi italiani ed albanesi mescolati tra loro. A fine partita, gli uomini della D.I.G.O.S. avevano individuato e fermato un 40enne bolzanino che con urla e gesti di incitazione, cercava di fomentare una decina di giovani a seguirlo per scontrarsi con i tifosi albanesi colpevoli di esultare senza motivo nonostante la sconfitta.
“Quegli albanesi non devono festeggiare, hanno perso e non possono festeggiare, qui è tutto nostro, la strada è nostra, ora facciamo un casino”, avrebbe detto l’uomo, invitando ad azioni di violenza anche per le partite successive.
Non riuscendo a calmarlo e percependo che la situazione oramai stava degenerando, gli uomini della DIGOS hanno deciso di bloccarlo e identificarlo..
Il soggetto è stato quindi denunciato per istigazione a delinquere per motivazioni di odio etnico, per non aver osservato un provvedimento dell’Autorità e per essersi rifiutato di dare indicazioni sulla propria identità personale.
Nei suoi confronti il Questore Sartori ha emesso anche un D.A.SPO. di 3 anni, durante i quali l’uomo avrà il divieto di accedere a tutti i luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive sul territorio nazionale non ché a tutte le Stazioni ferroviarie, caselli autostradali, scali aerei, autogrill e tutti gli altri luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono agli incontri sportivi,
