Home Politica Case e Ospedali della Comunità: 108 milioni per costruirli, ma resta l’incognita dei costi di gestione

Case e Ospedali della Comunità: 108 milioni per costruirli, ma resta l’incognita dei costi di gestione

by Massimiliano Maglione

BOLZANO – Oltre 108 milioni di euro: è questa la somma che la Provincia autonoma di Bolzano ha stanziato per la realizzazione, entro il 2027, di dieci Case della Comunità, tre Ospedali di Comunità e tre Centrali Operative Territoriali. Un investimento importante, che punta a rafforzare l’assistenza sanitaria territoriale, ma che solleva anche interrogativi sulla sostenibilità futura del progetto.

A evidenziare le criticità è il consigliere provinciale e medico Franz Ploner, che, attraverso l’interrogazione n. 721/25, ha chiesto chiarimenti all’assessore alla Sanità, Huber Messner. Se da un lato le risposte forniscono un quadro dettagliato sugli investimenti strutturali, dall’altro – sottolinea Ploner – mancano informazioni essenziali: quanto costerà far funzionare questa nuova rete sanitaria?

La ripartizione dei fondi

Nel dettaglio, i fondi sono così suddivisi:

74,18 milioni di euro per la realizzazione di 10 Case della Comunità, di cui: 58,65 milioni da fondi provinciali 14,37 milioni da fondi del PNRR 1,15 milioni dal Fondo Opere Indifferibili (FOI) 30,83 milioni di euro per 3 Ospedali di Comunità, con una simile ripartizione di fondi 3,07 milioni di euro destinati alle Centrali Operative Territoriali (COT)

“Le cifre per la costruzione sono chiare e dettagliate – spiega Ploner – ma non viene fornita alcuna stima in merito ai costi di esercizio, e in particolare su quelli che riguardano il personale medico e infermieristico, essenziale per garantire l’operatività e la qualità dei servizi”.

Il nodo del personale

Il documento dell’assessorato conferma che dal 1° gennaio 2025 i medici di medicina generale dovranno prestare servizio anche all’interno delle Case della Comunità, come previsto dal contratto collettivo nazionale. Inoltre, non è prevista la chiusura dei comprensori sanitari esistenti, che verranno invece integrati nella nuova rete.

Tuttavia, mancano indicazioni concrete sul numero di operatori sanitari necessari, sulle modalità di copertura finanziaria per i costi di gestione annuali e sulla capacità del sistema di reclutare e trattenere personale qualificato, in un contesto in cui la carenza di medici e infermieri rappresenta già oggi una sfida seria.

Ploner: “Serve una visione sostenibile”

“L’assenza di una proiezione sui costi di gestione solleva interrogativi fondamentali”, ribadisce Franz Ploner. “Quanti medici e infermieri saranno necessari? Quale sarà l’impatto sul bilancio provinciale? E, soprattutto, il personale sarà sufficiente per garantire un servizio realmente capillare ed efficiente sul territorio?”

Secondo il consigliere, è indispensabile affiancare alla progettazione infrastrutturale una pianificazione chiara e sostenibile dei costi operativi, altrimenti si rischia di costruire contenitori belli ma vuoti, senza la forza lavoro necessaria a garantirne il funzionamento.

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