Il sindaco di Laives, Giovanni Seppi (Svp), interviene con una nota ufficiale per chiarire la propria posizione in merito all’indagine della Procura di Trento sul presunto condizionamento degli appalti in Trentino-Alto Adige. Il suo nome, negli ultimi giorni, è stato più volte associato dai media locali all’inchiesta che coinvolge Renè Benko e Heinz Peter Hager.
“Non sono oggetto di indagine”, afferma Seppi con fermezza, spiegando che gli episodi citati risalgono al periodo compreso tra l’autunno 2019 e l’estate 2020, quando lavorava come geometra presso il Comune di Bolzano, incaricato dell’esame di progetti. “Nella mia posizione da dipendente ho sempre operato nel rispetto delle normative e nell’interesse pubblico. Durante oltre 24 anni di servizio nei diversi uffici tecnici comunali, ho sempre agito conformemente alle leggi, assicurando un servizio dedicato ai cittadini, senza mai ottenere benefici personali o avvantaggiare terzi”, dichiara.
La separazione tra ruoli professionali e politici
Il primo cittadino di Laives sottolinea inoltre l’importanza di distinguere il suo passato ruolo professionale dalla sua attuale carica politica. “Questo mio ruolo lavorativo non ha alcun legame con il mio mandato politico al Comune di Laives”, precisa, evidenziando la propria dedizione a un’amministrazione trasparente e rispettosa delle normative.
Il caso dell’architetto Eisenstecken
Seppi ha anche affrontato la questione dell’architetto Daniela Eisenstecken, attualmente coinvolta nelle indagini. “Specifico che al momento della nomina lei non era soggetta a indagini. La commissione comunale è stata nominata in linea con quella del 2021”, spiega. Tuttavia, per evitare speculazioni politiche e garantire la massima tutela del Comune, Seppi ha deciso di richiedere al sostituto dell’architetto Eisenstecken di presenziare nella commissione comunale per il territorio e il paesaggio fino a quando la posizione dell’architetto non sarà chiarita. “Ritengo che attualmente non vi sia motivo di richiedere dimissioni, sostituzioni o sospensioni”, aggiunge.
Un appello alla trasparenza e alla correttezza mediatica
Infine, il sindaco di Laives diffida formalmente chiunque dal pubblicare notizie inesatte o infondate che possano ledere la sua reputazione. “Allo stato attuale, non esiste alcuna informazione di comportamenti da me posti in essere che integrino gli estremi di reato”, conclude, ribadendo l’impegno suo e dell’amministrazione comunale per un’azione trasparente e in linea con le normative vigenti.
Seppi conferma così la propria fiducia nella giustizia, respingendo con decisione ogni tentativo di associare il suo nome a vicende giudiziarie che non lo riguardano.