Un progetto ambizioso, una visione chiara e un’urgenza sociale: con queste premesse, la Lega torna a porre l’attenzione sull’area dismessa dell’ex scalo ferroviario di Bolzano, un’area di 40 ettari nel cuore della città che, secondo il partito, deve diventare il fulcro della più grande operazione di rigenerazione urbana mai realizzata nel capoluogo.
«Non più promesse su terreni privati – dichiarano i consiglieri comunali Selle e Caruso – ma una scelta concreta che parte da un’area pubblica o comunque acquisibile dalla pubblica amministrazione, da troppo tempo dimenticata tra burocrazia e inerzia politica».
La proposta della Lega si fonda su un progetto urbanistico già tracciato dallo studio dell’architetto Boris Podrecca: un nuovo rione cittadino da sviluppare a lotti, partendo dalle porzioni libere e non interessate dallo spostamento dei binari. L’idea è quella di una riqualificazione modulare, capace di offrire soluzioni abitative, spazi culturali e luoghi di aggregazione per giovani e famiglie.
A prendere posizione è anche il candidato sindaco del centrodestra, Claudio Corrarati: «In un momento in cui l’emergenza abitativa si fa sempre più pressante, non è accettabile che un’area così vasta resti inutilizzata. Con spirito pragmatico e senso di responsabilità, ci impegniamo a trovare ogni strada possibile per far partire questo progetto, anche a piccoli passi, ma con decisione».
Il tema dell’accesso alla casa è centrale nel programma della coalizione di centrodestra. Secondo Corrarati, non si tratta solo di costruire alloggi, ma di dare risposte alle famiglie in difficoltà, ai giovani che non riescono a rimanere a Bolzano per mancanza di alloggi, alle imprese che faticano a trovare lavoratori proprio per lo stesso motivo.
Il Segretario Provinciale della Lega, Paolo Zenorini, chiude con un impegno preciso: «Con Claudio Corrarati sindaco, questa visione diventerà realtà. Trasformeremo l’ex scalo ferroviario in un quartiere vivo, con case, servizi, spazi per la cultura e per la comunità. È ora di voltare pagina e dare finalmente un nuovo volto a questa parte dimenticata della città».