venerdì, Novembre 14, 2025
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A22, Team K: “Annullare il bando e tornare alla società in house”

by Massimiliano Maglione

BOLZANO – “Non c’è più tempo da perdere”. Con queste parole il consigliere regionale Paul Köllensperger, capogruppo del Team K, lancia un nuovo allarme sulla concessione dell’Autostrada del Brennero (A22), chiedendo alla Giunta di intervenire subito presso il Ministero delle Infrastrutture per ottenere l’annullamento del bando di affidamento, giudicato non conforme al diritto europeo.

Domani in Consiglio regionale sarà discusso un ordine del giorno del Team K che sollecita il ritorno alla soluzione “in house”, ovvero la costituzione di una società pubblica partecipata dagli enti locali per garantire una gestione diretta dell’infrastruttura.

«Va immediatamente ripreso il percorso di costituzione di una società in house a partecipazione pubblica – afferma Köllensperger – già individuata come la strada più conforme al diritto comunitario per il rinnovo della concessione».

La presa di posizione del Team K segue la recente comunicazione della Commissione europea, che l’8 ottobre ha notificato all’Italia una terza lettera di costituzione in mora (INFR(2018)2273), evidenziando criticità nel recepimento delle direttive UE sugli appalti pubblici. Tra i punti contestati figurano anche le modifiche al Codice dei contratti pubblici del 2023 e 2024, in particolare in materia di trasparenza e procedure di aggiudicazione delle concessioni.

«Siamo sull’orlo del precipizio – attacca Köllensperger –. L’Europa ha bocciato il bando per il rinnovo della concessione A22, un asset fondamentale per il nostro territorio. Non parliamo di una società qualsiasi, ma di un’azienda pubblica che genera oltre cento milioni di utile l’anno e che rischia di finire in mani private. Sarebbe un fallimento storico per questa classe dirigente, in particolare per il trio Salvini-Fugatti-Kompatscher: da dimissioni immediate».

Il Team K ricorda inoltre che una mozione analoga era già stata approvata in passato dal Consiglio regionale, ma che «da sei mesi attendiamo una risposta a un’interpellanza sul tema».

«Il tempo sta per scadere – conclude Köllensperger –. È necessario agire subito per salvaguardare un bene strategico e impedire che venga svenduto, a scapito dei cittadini e delle autonomie locali».

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