Home Economia Nuovi obblighi formativi per gli allevatori in Alto Adige: la salute e il benessere animale al centro delle politiche agricole

Nuovi obblighi formativi per gli allevatori in Alto Adige: la salute e il benessere animale al centro delle politiche agricole

by Massimiliano Maglione

A partire dal 15 ottobre, l’Alto Adige introduce un nuovo regolamento che impone la frequenza obbligatoria di corsi sulla salute e il benessere degli animali a tutti coloro che allevano o detengono animali per la produzione alimentare. Questo regolamento, già emanato a livello europeo e successivamente adottato dallo Stato italiano, è stato formalmente approvato dalla Giunta provinciale per garantire una formazione adeguata ai proprietari di animali.

La fase transitoria durerà fino alla fine del 2025, dopo di che entrerà in vigore un ampio programma formativo. Il percorso formativo sarà essenziale non solo per mantenere alti gli standard di benessere animale, ma anche per accedere ad alcuni sussidi agricoli. A partire dal 2026, i nuovi allevatori dovranno dimostrare di aver superato l’esame per avviare la propria attività, pena l’impossibilità di iscrivere il proprio allevamento nella Banca Dati Nazionale. Saranno previste anche sanzioni per chi non rispetterà l’obbligo formativo.

Un programma formativo su misura per gli allevatori altoatesini

Il nuovo regolamento prevede che ogni allevatore di bovini, suini, capre, pecore, polli, conigli o pesci debba completare un corso di 18 unità didattiche, che copre conoscenze per tutte le specie animali. Per gli allevatori di piccola scala, il numero di ore è ridotto del 30%, con un’attenzione particolare alla sostenibilità delle piccole aziende agricole tipiche dell’Alto Adige.

Luis Walcher, assessore provinciale all’Agricoltura, ha sottolineato come questo provvedimento sia un’opportunità per gli allevatori di affinare le loro competenze, già consolidate dall’esperienza quotidiana: “Gli allevatori altoatesini non hanno mandrie anonime nelle loro stalle, la maggior parte di loro conosce tutti gli animali per nome. La formazione continua è un bene per tutti, un passo avanti e uno sguardo attento al proprio lavoro in stalla è interessante”.

I corsi saranno gestiti dalla Consulenza per l’agricoltura montana (Bring) e dalla Società cooperativa per la formazione del Bauernbund, e saranno offerti sia in formato digitale che in presenza, facilitando così l’accesso anche agli allevatori che operano nelle aree montane più remote.

Focus su prevenzione e benessere

La formazione si concentra soprattutto sulla prevenzione delle malattie animali, con l’obiettivo di garantire non solo il benessere degli animali, ma anche una maggiore produttività e una riduzione dei costi. Paolo Zambotto, direttore del Servizio veterinario provinciale, ha evidenziato l’importanza della diagnosi precoce: “Se un allevatore riconosce la malattia di un animale in una fase precoce, può essere in grado di contribuire alla sua guarigione da solo o di chiamare il veterinario in tempo utile. Questo è nell’interesse di tutti: gli animali sani sono più produttivi e causano meno spese”.

Esenzioni e modalità alternative

Alcune categorie saranno esentate dall’obbligo di frequentare i corsi. Gli allevatori familiari, il cui numero di animali è limitato e la produzione destinata esclusivamente al consumo personale, non dovranno partecipare ai corsi. Allo stesso modo, i diplomati degli Istituti tecnici agrari saranno esonerati dal corso, a condizione che inizino l’attività entro tre anni dal diploma. Chi esercita la professione da oltre 10 anni potrà invece sostenere direttamente l’esame finale.

Un passo avanti per l’agricoltura altoatesina

Questo nuovo regolamento rappresenta un ulteriore passo verso un’agricoltura sempre più attenta alla sostenibilità e al benessere animale, caratteristiche fondamentali per l’Alto Adige. La combinazione di conoscenze tradizionali e formazione continua permetterà agli allevatori di migliorare le condizioni di vita degli animali, garantendo al contempo prodotti agricoli di altissima qualità.

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