EGNA – È finita con l’identificazione e la denuncia di due sospetti la vicenda della “truffa dello specchietto” ai danni di una 68enne di Montagna. L’episodio risale al 25 luglio 2025, quando la donna, alla guida della propria auto nel territorio comunale di Egna, è stata avvicinata da un uomo e una donna che, simulando un lieve incidente stradale, le hanno chiesto un risarcimento immediato in contanti per un presunto danno alla loro vettura.
Colta di sorpresa e spaventata dal falso avvertimento secondo cui la Polizia le avrebbe ritirato la patente, la vittima ha prelevato 800 euro da uno sportello ATM e li ha consegnati ai due truffatori.
Il giorno successivo, la donna ha sporto denuncia alla Stazione Carabinieri di Egna. Le indagini, condotte dall’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Egna, hanno portato in breve tempo all’individuazione di un uomo di 45 anni e di una donna di 37 anni, entrambi residenti in Sicilia, disoccupati e già noti alle forze dell’ordine. I due sono stati deferiti in stato di libertà per truffa aggravata in concorso (art. 640 c.p.).
Secondo la ricostruzione degli investigatori, i sospetti avrebbero utilizzato la tecnica ormai nota come “truffa dello specchietto”, un raggiro in cui la vittima viene indotta a pagare sul momento per un danno mai avvenuto.
L’Autorità Giudiziaria di Bolzano è stata informata e le indagini proseguono per verificare l’eventuale coinvolgimento dei due in altri episodi analoghi sul territorio provinciale.
In base alle norme vigenti, si ricorda che ai soggetti è riconosciuta la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva.
