Come anticipato nelle scorse ore, nella mattinata di oggi è stato dato incarico all’anatomopatologo di eseguire l’autopsia sul corpo di Celine Frei Matzohl, la giovane venostana brutalmente uccisa a Silandro lo scorso fine settimana e il cui corpo senza vita è stato ritrovato dai carabinieri nell’appartamento dell’ex fidanzato dopo la denuncia della sua scomparsa da parte dei familiari.
Il presunto autore del delitto, il 28enne turco Omer Cim, si trova ora in carcere a Bolzano. Cim era stato catturato dopo un breve inseguimento e arrestato dai militari dell’Arma ed è tuttora il principale sospettato della morte della ragazza.
Come da una nota diffusa alla stampa da parte degli inquirenti “ad esito dell’autopsia sono state anticipate le conclusioni secondo cui sembrerebbe che la vittima avesse nove lesioni da coltello, più due piccole superficiali da punta, tutte tra collo e torace alto. La morte è intervenuta per uno shock emorragico, da lesione di arteria carotide di sinistra e arteria polmonare“.
Celine sarebbe dunque deceduta per dissanguamento in seguito alle ferite mortali inferte dal suo assassino. Il colpo mortale al collo, che ha provocato la lesione della carotide e di un polmone.
In seguito all’udienza davanti al Gip Günther Morandell che si è tenuta oggi in tribunale a Bolzano, il Giudice ha deciso di convalidare il fermo disposto dal Pubblico Ministero e “disposto la custodia cautelare in carcere dell’indagato, dovendosi ravvisare sia il pericolo di fuga che di reiterazione del reato“.
Secondo i suoi legali difensori Claudia Benedetti e Alessandra D’Ignazio il loro assistito verserebbe in un forte stato di shock per quanto accaduto.