Comportamenti violenti e vessazioni: nel mese di giugno aveva denunciato tutto ai carabinieri Celine Frei Matzhol, la 21enne che nella notte tra sabato e domenica è stata barbaramente uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Omer Cim.
Un’escalation di violenza che ha portato al ritrovamento, dopo la denuncia di scomparsa da parte dei famigliari, del corpo senza vita nell’appartamento di lui in via Molini a Silandro.
Il corpo straziato dai fendenti, ferite di arma da taglio in varie parti del corpo inferte con violenza. Un omicidio efferato dettato dalla gelosia e forse dall’incapacità di accettare il rifiuto di una relazione fatta di abusi.
Pare che a Corces, frazione della val Venosta in cui Celine risiedeva, in molti sapessero della situazione e della volontà della giovane, poi diventata definitiva, di interrompere la frequentazione, tanto da decidere di festeggiare con gli amici l’allontanamento.
La ragazza era molto conosciuta in paese: come riportato da ansa.it, lavorava in un hotel della zona e in passato aveva lavorato anche nel consorzio agrario di Silandro. Anche lui lavorava in un hotel come tuttofare e da luglio si era licenziato per cominciare a pedinarla.
Su caso indaga ancora la procura per definire il movente e il contesto del delitto ma soprattutto come e quando Celine sarebbe arrivata a casa di Cim, forse per quell’ultimo quanto letale ‘appuntamento chiarificatore’ come troppo spesso accade nei casi di omicidio passionale che vede come vittima una donna.
Nel frattempo nella giornata di mercoledì verrà eseguito l’esame autoptico sul corpo della vittima mentre Cim sarà chiamato davanti al gip per l’udienza di convalida del fermo.
