Per la prima volta in Alto Adige, domani a Bolzano si terrà il Südtirolo Pride, la manifestazione dell’orgoglio LGBTQIA+, promossa da una rete di associazioni e attivisti. L’appuntamento è alle 15 in Piazza Verdi, con partenza del corteo che attraverserà il centro cittadino fino a Piazzale Langer, dove dalle 18 si svolgeranno musica, spettacoli e interventi pubblici.
Adele Zambaldi, tra le organizzatrici, ha spiegato a Buongiorno Regione che l’obiettivo è rivendicare visibilità e diritti per la comunità LGBTQIA+, incluso l’auspicio di una legge provinciale contro l’omobitransfobia.
Tuttavia, l’iniziativa – pur rivendicata come momento di orgoglio – non è esente da critiche. In una realtà come quella altoatesina, dove il tessuto sociale è spesso legato a valori più tradizionali, il Pride potrebbe rappresentare più una rottura che un punto d’incontro. C’è chi teme che l’impostazione fortemente ideologica della manifestazione possa generare divisioni anziché favorire il dialogo.
Anche il formato dell’evento, con drag queen e musica, rischia di spostare l’attenzione dal confronto sui diritti a un piano esclusivamente provocatorio o spettacolare, che potrebbe non trovare riscontro nella sensibilità di una parte della popolazione.
Dal punto di vista pratico, sono attesi disagi alla viabilità e forti misure di sicurezza, per garantire l’ordine pubblico in una manifestazione che si preannuncia partecipata ma anche controversa.
Il Südtirolo Pride sarà quindi un banco di prova per Bolzano: un’occasione per riflettere su diritti, limiti e convivenza, con la consapevolezza che non tutto ciò che si presenta come progresso trova necessariamente consenso unanime.
