Tutto sold out per Imagination Island: dal 31 luglio al 4 agosto e dal 7 all’11 agosto moltissimi bambini hanno potuto, attraverso il gioco, imparare l’inglese e sviluppare il problem solving, l’immaginazione, doti empatiche e decisionali. Un gruppo di esperti, inoltre, ha monitorato e verificato le loro competenze linguistiche, la socialità e l’adattamento al contesto.
L’iniziativa di Young Inside e AZB Cooperform ha avuto l’obiettivo di ampliare la conoscenza della lingua inglese. Rispetto alle edizioni precedenti, però, c’è stata una novità: lo sviluppo linguistico, cognitivo, emotivo e relazionale dei bambini è stato sottoposto ad un processo di monitoraggio e documentazione.
Durante questi incontri, iniziati lo scorso 31 luglio, i giovani partecipanti “hanno stabilito una connessione immediata e molto profonda con il contesto del gioco di immaginazione, nel senso che fin da subito hanno creduto all’idea dell’isola e l’hanno fatta propria” – fa notare Alessandro Gelmi, uno degli ideatori del progetto – “non succede sempre con questa intensità e questa rapidità. Spesso le idee più efficaci sono emerse proprio dalla loro iniziativa di gioco spontaneo, ad esempio il sistema dei negozi e del mercato sull’isola, che abbiamo trasformato in un complesso gioco simulativo con delle risorse da produrre e da scambiare ogni giorno”.
Di questa moderna avventura, inoltre, il team dei docenti ha osservato e documentato “le dinamiche di gruppo e l’andamento degli apprendimenti linguistici di ciascun bambino” – spiega Alessandro Gelmi – “con particolare attenzione all’arricchimento lessicale, alle abilità di comprensione e di produzione orale e alla motivazione verso la lingua straniera.
Quest’anno abbiamo notato che l’inglese è stato utilizzato dai bambini come lingua con cui comunicare e con cui giocare. In particolare, ha avuto successo l’idea (unica di quest’anno perché legata ad un’iniziativa spontanea dei partecipanti) di costruire un finto scambio epistolare quotidiano: ogni giorno ciascun bambino ha ricevuto dei messaggi in bottiglia da una persona in giro per il mondo, alle cui domande sulla vita sull’isola ha risposto sia in forma scritta, sia con dei vocali registrati”.
Fino alla mattina di venerdì, presso Spazio Young in via Torino 31 a Bolzano, i bambini, dunque, hanno potuto fare nuove amicizie su, ma anche fuori da, quell’isola che ormai non è più deserta.
Imagination Island è un progetto di Young Inside e AZB Cooperform con il sostegno dell’Ufficio Bilinguismo e lingue straniere della Provincia Autonoma di Bolzano.