Domenica delle Palme. Davanti a centinaia di fedeli e di bambini in piazza Duomo a Bressanone il vescovo Ivo Muser ha benedetto i tradizionali rami di ulivo, ha ricordato i conflitti in Ucraina, in Terrasanta e anche nella nostra società e ha definito la processione delle Palme un’espressione consapevole di pace.
La Domenica delle Palme apre la Settimana Santa che culmina nella Pasqua, la più grande festa cristiana. Nella celebrazione delle Palme la Chiesa ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, salutato dalla folla che agita rami di palma.
Per questo la liturgia della Domenica delle Palme celebrata dal vescovo Ivo Muser a Bressanone è iniziata con la tradizionale processione nella piazza antistante il duomo cittadino. La processione è arrivata in duomo, dove si è celebrata la Santa Messa con la lettura della Passione.
Prima della benedizione dei ramoscelli, il vescovo Muser ha ricordato che le Palme sono “una delle giornate più belle e colorate dell’anno liturgico, con tanti bambini, genitori e nonni che contribuiscono a questa atmosfera di festa simboleggiata dai ramoscelli di ulivo”.
Muser ha ricordato che anche quest’anno la festività delle Palme “è segnata dalle immagini disumane che ci arrivano ogni giorno dall’Ucraina e dalla Terra Santa. Queste guerre non voglio finire. E noi con la processione dei rami di ulivo vogliamo mandare un segnale: vogliamo seguire Gesù sulla sua via, una via della non violenza. Vogliamo la pace, a cominciare nei nostri cuori, nelle nostre famiglie, nella nostra terra e tra le varie comunità linguistiche. La processione delle Palme di oggi è quindi consapevolmente anche una professione di pace“.
Ricordo del sagrestano
Al termine della celebrazione, il decano della cattedrale di Bressanone Ulich Fistill e il vescovo Muser hanno ricordato la figura del sagrestano del duomo Albert Lercher, scomparso ieri (sabato 23 marzo) all’età di 93 anni. Lercher ha svolto il servizio di sagrestano del duomo di Bressanone dal 1° marzo 1955.