Tafferuglio al Druso. Quattro Daspo da parte della questura a tre tifosi dell’FC Südtirol e a uno steward: è questo il bilancio dell’episodio violento che si è verificato lo scorso 10 febbraio allo stadio Druso di Bolzano, nel corso della partita contro il Venezia.
Verso la fine del primo tempo, nel settore occupato dai sostenitori bolzanini appartenenti al gruppo organizzato “Gradinata Nord” è stato acceso un fumogeno, poi fatto cadere negli spazi sottostanti.
La zona è stata immediatamente raggiunta da un addetto alla sicurezza che però è stato assalito da alcuni tifosi che lo hanno strattonato con forza allo scopo di impedire la rimozione della torcia.
A quel punto altri tre steward – due dei quali privi della regolamentare pettorina obbligatoria – si sono portati all’interno del settore interessato per dare assistenza al collega in difficoltà.
Uno di questi, nell’occasione, è intervenuto in maniera scomposta e violenta, avventandosi ripetutamente contro alcuni sostenitori del Südtirol e colpendone addirittura uno con un pugno al volto.
Nel parapiglia che, di conseguenza, si è acceso sugli spalti, un altro steward è stato spinto e fatto cadere tra i seggiolini sottostanti.
L’immediato intervento di altri steward e di tifosi che stavano serenamente assistendo all’incontro ha consentito, in pochi minuti, di riportare la situazione alla calma e di evitare il diffondersi di ulteriori scontri.
A partita terminata, tuttavia, un altro sostenitore locale ha scavalcato il parapetto della tribuna invadendo il terreno di gioco, ma è stato subito bloccato ed allontanato da un altro steward.
Dai filmati ripresi dalle numerose telecamere dislocate in tutto lo stadio la Polizia Scientifica e gli investigatori della D.I.G.O.S. sono stati in grado di identificare tutti i protagonisti della vicenda.
Quest’ultimo, infatti, con il suo comportamento contrario ai propri doveri professionali, invece di placare gli animi, dopo essersi tolto la pettorina identificativa si faceva largo con veemenza nel nutrito gruppo di tifosi, causandone le reazioni allarmate; quindi, dopo aver strattonato un tifoso, insieme rovinavano a terra e, dopo essersi rialzati, lo steward lo spingeva violentemente per allontanarlo, sferrandogli nel contempo un pugno in pieno volto.
“E’ inammissibile che un evento sportivo possa essere usato come pretesto, da parte di una minoranza di individui, per porre in essere atti di violenza, tanto più se uno di essi aveva il dovere professionale di fare rispettare la legge e garantire la sicurezza degli spettatori – ha tenuto a ribadire il Questore Sartori –. Quello che è avvenuto lo scorso mese di febbraio allo Stadio Druso ha creato non poca preoccupazione tra chi, sugli spalti, desiderava unicamente trascorrere un pomeriggio in tranquillità a sostenere la propria compagine sportiva. Per questo motivo ho deciso di adottare provvedimenti particolarmente severi. Tali atti di violenza non sono tollerabili, e come tali sono stati considerati e sanzionati”.