“Un episodio inacettabile al quale reagiremo con fermezza. Il voto a Sven Knoll ed ai secessionisti del Südtiroler Freiheit porta ad un innalzamento del livello di tensione antitaliana in provincia di Bolzano di cui gli altoatesini avrebbero volentieri fatto a meno“.
Così il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Marco Galateo commenta la rimozione nelle scorse ore della bandiera italiana da ignoti al confine nazionale, dove è stata anche cancellata con vernice bianca la scritta “Italia”. La segnalazione è venuta dal consigliere comunale del partito di Giorgia Meloni a Brennero, Giuseppe Sabatelli.
“Gli atti vandalici a Brennero ai danni del tricolore si ripetono da anni e sono una chiara espressione del sentimento di odio separatista e antitaliano che ha ripreso vigore in provincia di Bolzano – continua Galateo – . Ci opporremo con fermezza a questa pericolosa e incettabile deriva separatista e a qualsiasi minaccia all’unità, all’integrità e alla sovranità nazionale del territorio italiano“.
E ancora: “Invitiamo tutte le forze politiche a condannare pubblicamente questo atto di vandalismo e di odio antiitaliano che innalza inutilmente il livello di tensione in Alto Adige e a lavorare insieme per promuovere la comprensione e la coesione tra le diverse comunità linguistiche che convivono pacificamente nella nostra provincia”.
Il riferimento del consigliere di FdI al recente successo elettorale alle elezioni provinciale di Sued Tiroler Freiheit, che ha conquistato ben quattro seggi (dai due della scorsa legislatura), rischia ora di sollevare la polemica tra i due partiti.
“Subito dopo aver ottenuto un eccellente risultato alle elezioni provinciali, anche con voti italiani, puntando sulla sicurezza, tema che Fratelli d’Italia condivide, Sven Knoll, il leader dei secessionisti di Südtiroler Freiheit ha tirato immediatamente fuori uno dei suoi storici cavalli di battaglia e proposto nuovamente il doppio passaporto austriaco per gli altoatesini di lingua tedesca. Condizione questa che, se si avverasse, costituirebbe il primo passo per l’annessione dell’Alto Adige all’Austria“.