“Con convinzione il M5S locale chiede alla Presidente del quartiere Don Bosco a Bolzano, Francesca Fiori, di fare un passo indietro e lasciare la guida del Consiglio Circoscrizionale“.
Così il gruppo del Movimento 5 Stelle bolzanino esprime in una nota le proprie perplessità nei confronti di Fiori, recentemente colpita da un provvedimento di Daspo come “misura di prevenzione della violenza” in seguito ai controversi fatti verificatisi lo scorso anno in occasione di un match calcistico che vedeva protagoniste le due squadre Fc Südtirol e Catanzaro.
All’epoca dell’accaduto, venne accusata di una presunta aggressione ai danni di una tifosa della squadra avversaria al termine della partita giocata allo stadio Druso di Bolzano. Partita del campionato di serie B disputata il 7 ottobre 2023 e vinta dalla squadra calabrese 1-0.
Secondo una prima versione la donna, all’uscita dei bagni e nella concitazione della calca, avrebbe urtato involontariamente la giovane catanzarese, subendo un’aggressione da parte di altri due soggetti. La risposta successiva da parte di alcuni testimoni riporterebbe invece una versione differente.
In tutti i casi, rimane nei fatti l’arrivo del provvedimento da parte della Questura di Bolzano basato sulla disamina dei video forniti dalle telecamere di sorveglianza, che avrebbero fatto emergere un presunto intervento anche da parte della stessa Fiori nell’aver risposto con un contatto ai tifosi avversari, forse per difesa da un’eventuale aggressione subita.
Per completezza, c’è difatti da sottolineare che un analogo provvedimento di allontanamento dagli stadi è stato preso nei confronti di un tifoso del Catanzaro.
“Il Consiglio è una istituzione che deve dare l’esempio di vicinanza, correttezza e fair play ai cittadini – prosegue la nota – . Essere oggetto di una misura di prevenzione della violenza come il Daspo, disposto dal Questore, con un anno di diffida dall’accesso allo stadio cittadino, trascina la Presidente Fiore e tutto il consiglio di quartiere in una condizione di perdita di rispetto e considerazione“.
Una dura presa di posizione da parte dei pentastellati che certo richiederà una risposta da parte dell’attuale presidente del Consiglio di circoscrizione cittadino di Don Bosco.
Secondo chi in questa sede muove l’accusa, ovvero i rappresentati del locale M5S, questo avvenimento avrebbe minato pesantemente la sua figura istituzionale davanti all’opinione pubblica, un fatto che già all’epoca aveva sollevato dubbi e domande sulla natura di quanto accaduto.
“Lasciare la presidenza – secondo i 5 Stelle – potrà solo giovare al lavoro del Consiglio di Quartiere e porlo al riparo da perdita di rispetto e stima finora guadagnata con fatica“.
E ancora “la permanenza della Presidente alla guida di questa istituzione, seppur minore, può solo danneggiare il ruolo difficile che fino ad ora ha ricoperto in modo positivo il Consiglio di quartiere nei confronti di evidenti problematiche di violenza e insicurezza, in particolare a Casanova e in particolare da chi sventola la bandiera della ‘tolleranza zero’ rispetto a qualsiasi forma di violenza“.