Bolzano – continua la discussione sull’introduzione di un orario scolastico unificato per tutte le scuole, sia italiane che tedesche. Nonostante la proposta sembri ormai avviata, il Comune ha espresso un secco “no” alla sua attuazione, almeno nella forma attuale. La richiesta di deroga è stata avanzata dai consiglieri Caramaschi, Ramose e Battisti, che sperano in una soluzione che non metta a rischio la gestione della viabilità e delle esigenze delle famiglie.
La giunta provinciale ha confermato che la decisione finale non è ancora stata presa, ma il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, ha sottolineato che, nonostante le notizie circolino già ampiamente, nulla è ancora definitivo. Anche Stephan Konder, assessore comunale, ha aggiunto che si sta valutando la possibilità di interventi più ponderati prima di rendere la riforma operativa.
Le problematiche principali
Tra le maggiori preoccupazioni sollevate dal Comune ci sono i problemi di traffico e viabilità che deriverebbero da un orario unificato, soprattutto considerando il gran numero di scuole concentrate nel territorio. Anche la gestione delle mense scolastiche rappresenta un nodo cruciale, con difficoltà nel garantire il servizio per tutti gli studenti contemporaneamente. Il vice sindaco Marco Galateo ha commentato che la questione non riguarda solo l’aspetto educativo, ma anche l’intera organizzazione urbana e la vivibilità della città.
Le scuole italiane e tedesche in provincia di Bolzano hanno da sempre orari diversi, una differenza storica che riflette le peculiarità culturali e logistiche delle due comunità. Il tentativo di unificazione ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto tra coloro che vedono questa mossa come un rischio per l’autonomia organizzativa delle scuole locali.
Le motivazioni del Comune
La proposta di deroga avanzata dal Comune di Bolzano è motivata dalla necessità di preservare l’equilibrio attuale. Secondo Caramaschi, la decisione di adottare un orario unificato senza un’adeguata pianificazione potrebbe mettere in difficoltà molte famiglie e creare disagi non solo logistici, ma anche psicologici per gli studenti, costretti ad adattarsi a un nuovo ritmo senza gradualità.
L’assessore Philipp Achammer ha assicurato che le preoccupazioni verranno prese in considerazione, ma ha anche ribadito l’importanza della riforma come un passo verso l’integrazione e la coesione tra le diverse realtà scolastiche. Tuttavia, molti genitori e rappresentanti delle istituzioni locali rimangono scettici e chiedono un ripensamento o almeno una fase di transizione più lunga.
Conclusione
Mentre il dibattito continua, la riforma dell’orario scolastico unificato a Bolzano appare ancora lontana da una soluzione definitiva. Con il Comune determinato a far sentire la propria voce e la giunta provinciale disposta ad ascoltare le richieste di deroga, resta da vedere se si riuscirà a trovare un compromesso che soddisfi tutte le parti coinvolte.