LAIVES – La questione della viabilità a San Giacomo torna al centro del dibattito cittadino. Dopo la mozione presentata dal gruppo “Uniti per Laives” sui troppi semafori nel quartiere, arriva la ferma risposta dell’assessore alla mobilità Paolo Zenorini, che chiarisce lo stato dell’arte e difende l’operato dell’attuale amministrazione.
«Da quando abbiamo assunto l’incarico – afferma Zenorini – la mobilità è sempre stata una delle nostre priorità. Insieme al sindaco e all’intera giunta abbiamo da subito colto le preoccupazioni dei cittadini di San Giacomo, consapevoli che l’aumento della popolazione negli anni ha aggravato una condizione già complessa».
L’assessore evidenzia però anche i limiti strutturali del territorio: «San Giacomo è stretto tra aeroporto, ferrovia e montagna. Gli spazi su cui possiamo operare sono molto limitati e questo, inevitabilmente, condiziona le possibili soluzioni».
Sul piano tecnico, Zenorini informa che il Comune ha già avviato interventi in sinergia con Bolzano: «Abbiamo concordato e ottenuto il nulla osta per integrare la tecnologia dei semafori in direzione Maso della Pieve. Inoltre, stiamo attendendo l’esito della gara per i lavori di via Einstein: lì avremo l’opportunità di rinnovare completamente gli impianti semaforici esistenti, con una nuova modalità che regolerà il traffico in modo intelligente e coordinato, riducendo i tempi di attesa non necessari».
Parallelamente, l’amministrazione sta lavorando anche su forme di mobilità alternativa: «Se gli spazi rimangono questi, e l’unica opzione è l’automobile, il traffico nelle ore di punta non potrà mai sparire del tutto. Stiamo investendo su una rete ciclabile sempre più funzionale, su nuovi collegamenti verso sud, e presto sarà attiva anche la nuova stazione ferroviaria di San Giacomo. Sul fronte autobus stiamo migliorando le linee per offrire un servizio ancora più efficiente. Anche sul tema parcheggi – aggiunge – continueremo a monitorare e intervenire: è il caso dei 50 posti auto che torneranno disponibili dopo i lavori per le scuole».
Zenorini non nasconde un certo stupore per la mozione presentata da una forza politica che ha governato Laives per quasi un decennio: «Parlare oggi di emergenza semafori fa sorridere. Il primo semaforo a San Giacomo risale al 1998, gli altri sono arrivati nel 2005 e nel 2015. Perché non erano un problema allora? È evidente che oggi si cavalchi il malcontento con finalità politiche, ma noi preferiamo lavorare con serietà».
Infine, l’assessore annuncia un ulteriore passo importante: «Abbiamo affidato l’incarico per un nuovo piano della mobilità, che sarà presentato a breve. Servirà a gestire meglio i flussi e l’integrazione tra pedoni, ciclisti, automobilisti e trasporto pubblico. Sarà un’occasione anche per confrontarci con la cittadinanza e raccogliere suggerimenti concreti».
Conclusione chiara e diretta: «Cavalcare l’onda del malcontento non risolve i problemi. Noi, invece, siamo costantemente al lavoro per migliorare la vivibilità di San Giacomo e di tutta Laives».