Con 19 sì e 16 no, Arno Kompatscher è stato confermato alla guida della Provincia come candidato comune di Südtiroler Volkspartei, Fratelli d’Italia, Freiheitlichen, Uniti per l’Alto Adige – Lega Salvini Alto Adige-Südtirol e La Civica con 19 voti su 35. Kompatscher inizia così il suo terzo mandato.
Dopo la sua rielezione, Kompatscher ha espresso la sua gioia per la rinnovata fiducia accordatagli. Ha dichiarato che avere la responsabilità della sua provincia natale, l’Alto Adige, è un compito e un onore. Il presidente della Provincia ha sottolineato che il lavoro politico sarà più impegnativo che mai, vista la pluralità senza precedenti dei partiti presenti nel Consiglio provinciale altoatesino e con la Giunta provinciale sostenuta da una coalizione di cinque partiti. Tuttavia, “la diversità è un’espressione della democrazia in movimento”, per la quale egli è fermamente impegnato come presidente della Provincia.
Autonomia come assoluta priorità
In quest’ottica, “l’Autonomia sarà in cima alla mia lista di priorità” nei prossimi cinque anni di governo. L’Autonomia dell’Alto Adige va a vantaggio di tutti i cittadini altoatesini”, ha dichiarato Kompatscher. “Negli ultimi anni siamo riusciti a organizzare la normativa finanziaria in modo tale che l’Alto Adige si trovi in una posizione migliore rispetto al passato. Ora dobbiamo ottenere lo stesso risultato con la legislazione. M’impegno a ripristinare, preservare e ampliare ulteriormente le nostre competenze autonomistiche. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a fare le leggi in modo che funzionino bene per l’Alto Adige, ad esempio per ridurre la burocrazia inutile“, ha sottolineato Kompatscher.
Oltre alla questione chiave dell’Autonomia, Kompatscher è particolarmente attento ai problemi che impattano più direttamente sulla popolazione. Soprattutto la giustizia sociale. “Parlo di salari equi, di alloggi a prezzi accessibili, soprattutto per i giovani, di ridurre i tempi di attesa nel sistema sanitario, di sicurezza, di lotta alla povertà in età avanzata e di pari opportunità per uomini e donne e, naturalmente, di neutralità climatica – per la quale manteniamo un chiaro impegno – e di pari opportunità educative”, ha sottolineato Kompatscher. È chiaro che tutti questi problemi non possono essere risolti semplicemente schiacciando un pulsante.
Strategie chiare e obiettivi concreti
“Non potremo fare miracoli, ma insieme abbiamo elaborato un programma di governo con strategie e obiettivi chiari che vogliamo attuare e raggiungere per il bene degli altoatesini”, ha sottolineato Kompatscher. Nel fare ciò, è importante superare le spaccature che si sono allargate a causa delle molteplici crisi, ha detto Kompatscher, che ha chiesto un’interazione e una collaborazione rispettosa anche nel Consiglio provinciale. In questo modo, l’Alto Adige potrebbe essere un modello “non solo per l’Autonomia, l’autogoverno e la responsabilità, ma anche per la pacifica convivenza di diverse culture e gruppi linguistici, per la tutela efficace delle minoranze e, allo stesso tempo, per il fatto che questo autofoverno porta al successo sociale, ecologico ed economico”, ha spiegato testualmente il presidente, descrivendo “l’Alto Adige come una piccola Europa all’interno dell’Europa, come un ponte tra due culture e aree economiche, dove il futuro può essere modellato con fiducia sulla base di valori chiari come la democrazia e la libertà”.
Dopo la sua rielezione, il presidente della Provincia presenterà al Consiglio provinciale il programma di governo, la composizione della Giunta provinciale e la ripartizione delle competenze.
Fonte provincia.bz.it jw/mdg