BOLZANO – L’annuncio dell’avvio dei lavori per la realizzazione del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) nel 2025 ha ricevuto l’approvazione della Lega Alto Adige-Südtirol. I rappresentanti del partito hanno sottolineato l’importanza di questa struttura per affrontare le problematiche legate alla gestione dei soggetti destinatari di decreti di espulsione.
“Da tempo siamo favorevoli a questo centro. Finalmente avremo una soluzione per le persone che continuamente creano problemi alla collettività e che hanno un decreto di espulsione a loro carico,” ha dichiarato Paolo Zenorini, segretario provinciale della Lega.
Anche il segretario cittadino del partito, Roberto Selle, ha espresso soddisfazione: “Siamo contenti di questa decisione. Le forze dell’ordine potranno finalmente disporre di un luogo adeguato dove portare i soggetti problematici che affliggono la città di Bolzano da troppo tempo.”
Un tema al centro del dibattito pubblico
La questione del CPR è da anni al centro del dibattito locale, con opinioni contrastanti tra favorevoli e contrari. Per i sostenitori, il centro rappresenta uno strumento fondamentale per gestire in modo più efficiente le situazioni di irregolarità, alleggerendo la pressione sulle comunità locali e migliorando la sicurezza urbana.
I lavori, previsti per il 2025, si inseriscono in una strategia nazionale volta a potenziare il sistema dei CPR in Italia, rendendolo più efficace nel garantire l’espulsione degli irregolari e il rispetto delle normative.
La Lega, che da sempre si batte per un controllo più rigido sull’immigrazione e per la tutela della sicurezza dei cittadini, vede nel CPR una risposta concreta alle esigenze della città di Bolzano.
“Questo centro – ha aggiunto Zenorini – non è solo una soluzione tecnica, ma anche un segnale di attenzione nei confronti della sicurezza della nostra comunità.”
Prossimi passi
Resta ora da definire la collocazione precisa e i dettagli operativi della struttura, che saranno discussi nei prossimi mesi. Intanto, il dibattito pubblico promette di proseguire, con la Lega pronta a difendere quella che considera una “scelta necessaria e responsabile” per il futuro della città.