Home Politica Controllo di vicinato a Oltrisarco: per Caramaschi “non se ne parla”. La replica al Sindaco

Controllo di vicinato a Oltrisarco: per Caramaschi “non se ne parla”. La replica al Sindaco

Per il consigliere Repetto "dal primo cittadino parole offensive, bisogna rispettare anche l'opposizione"

by Redazione BQ

Il 13 febbraio 2024 il Consiglio di Circoscrizione Aslago-Oltrisarco ha approvato la sperimentazione del controllo di vicinato nel quartiere con sei voti favorevoli, tre astenuti e zero contrari. Nella giornata del 16 febbraio il Sindaco Renzo Caramaschi su un noto quotidiano locale ha dichiarato: “Non se ne parla neanche, in consiglio comunale una proposta analoga è stata bocciata. Non siamo come nella DDR dove tutti controllavano tutti”.

Parole che sono state ritenute offensive dai promotori dello strumento della Civica per Bolzano, il consigliere Gabriele Repetto in Consiglio Comunale e il Consigliere Angelo Liuzzi in quartiere a Oltrisarco.

Essere paragonati ad un regime come quello della Germania dell’Est da un Sindaco che è appoggiato da una maggioranza che sicuramente si avvicina di più a quella ideologia, per noi è inaccettabile – dichiara il consigliere Repetto – . Siamo l’unico gruppo in Consiglio Comunale che porta avanti dei valori liberali, quelli che sono nel nostro manifesto. Fino a oggi siamo sempre stati collaborativi nei confronti del Sindaco e abbiamo portato avanti proposte di buon senso e non ideologiche. Se si vuole che una democrazia funzioni, bisogna rispettare anche il ruolo dell’opposizione e oggi il Sindaco, con le sue dichiarazioni, non lo ha dimostrato”.

La situazione nel quartiere, invece, è diversa anche dal punto di vista politico. La presidente è retta, di fatto, dai partiti che in consiglio comunale rappresentano l’opposizione: “Durante la votazione chi rappresenta il partito del Sindaco non ha votato contro la mia proposta e questo ci da molto da pensare – ha dichiarato il consigliere Liuzzi – . Vorrei che il Sindaco spiegasse questo punto. Da liberale, poi, essere paragonati ad un regime da cui mi sento lontano anni luce fa capire come il nostro primo cittadino si stia arrampicando sugli specchi.

Di fatto, l’unico muro ideologico paragonabile a quello di Berlino lo ha alzato lui con atteggiamenti e dichiarazioni sprezzanti e generiche. Fino a oggi abbiamo dimostrato la massima collaborazione ma, avendo dato mandato alla presidente di portare avanti la richiesta riteniamo che non sia stata abbastanza convincente e faremo le nostre valutazioni politiche in quartiere. Proporremo, inoltre, una raccolta firme per dimostrare al Sindaco che questa proposta rappresenta la voce dei cittadini che in questo momento hanno una percezione della sicurezza al minimo storico su tutto il territorio cittadino”.

Sull’argomento è poi intervenuto il capogruppo in consiglio comunale della Civica per Bolzano Roberto Zanin: “Le parole del Sindaco sono profondamente offensive, non solo nei confronti del nostro gruppo ma anche nei confronti di 500 primi cittadini sul territorio nazionale. Non mi sembra che, ad esempio, Dal Medico e l’assessore Zaccaria siano due rappresentanti della Germania dell’Est e non mi sembra che lo siano neanche il Commissario del Governo e tutti i Prefetti che hanno avvallato lo strumento e sottoscritto i protocolli d’intesa lo siano.  Il paragone fatto è improprio, volgare ed offensivo”.

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