“Avrei voluto dare il mio contributo, dare risposta alle questioni più urgenti. Mi è stato negato. Ma la motivazione a fare è così grande che ho deciso di candidarmi“.
Non è una presa di distanza definitiva dalla Svp quella di Thomas Widmann, che in un lungo discorso tenuto questa mattina nel corso della conferenza stampa a Castel Mareccio, esplicita tuttavia e con parole chiare la volontà di cambiare direzione. E lo fa presentando una propria lista con la quale è pronto a correre da solo alle provinciali del prossimo autunno.
Una candidatura che, precisa ancora una volta, non è rivolta contro qualcuno o qualcosa, ma “per una politica fatta di decisioni e azioni concrete e attente. Un impegno e un’offerta per migliorare la politica in Alto Adige” perché “è compito della politica dare risposte“.
Quelle risposte che a suo parere la Volkspartei oggi non è più in grado di dare al proprio elettorato, uscente da almeno una decina d’anni di immobilità e conformismo. Pur condividendo al cento per cento i valori della compagine di cui è stato uno storico esponente, a suo avviso la Stella alpina ha dunque sbagliato rotta, ma la chiusura non è totale.
“La mia speranza di tempi migliori nella Svp non si è avverata. L’obiettivo è quello di correre a fianco per fungere da correttivo al programma attuale del quale non condividiamo molti punti ma con il quale abbiamo ancora molto in comune“.
Sanità, previdenza, sicurezza e immigrazione, tutela degli anziani, turismo e agricoltura, emergenza abitativa, clima ed energia rinnovabile, futuro dei giovani in Alto Adige i temi al centro del programma politico di „Für Südtirol mit Widmann“ ma soprattutto l’autonomia e le competenze primarie, che l’ex assessore provinciale ha definito la Magna carta, la base del nostro benessere territoriale.
“Il primo e più importante compito di ogni politico altoatesino è quello di difenderla tenacemente e di ampliarla ulteriormente“, ha affermato, così come una politica fortemente indirizzata a “sfruttare i margini di manovra, testare il limite di un’autonomia che possa rafforzarsi maggiormente soprattutto in tempi di benessere può dare la forza di agguantare la soluzione ai problemi sul posto e tra la nostra gente“.
Il programma verrà reso noto nei prossimi giorni. Nella sua lista, ha confermato Widmann, vi può essere posto per gli esponenti dei diversi gruppi linguistici, purché ne condividano i valori di base (autonomia e tutela delle minoranze in primis) e padroneggino anche l’uso della lingua tedesca.
