A Bolzano, la questione dell’integrazione nelle scuole ha preso una nuova direzione. Il Presidente Arno Kompatscher, insieme all’Assessore all’Istruzione Philipp Achammer, ha discusso in una recente conferenza stampa l’importanza di includere sia italiani che stranieri nelle scuole elementari Goethe. Kompatscher ha ribadito che “non ci sono tabù” quando si tratta di promuovere una scuola bilingue o plurilingue, sottolineando che la politica è pronta a sostenere tali iniziative.
Durante il dibattito, si è parlato della necessità di evitare conflitti inutili e di concentrarsi su soluzioni concrete che possano soddisfare tutti gli attori coinvolti. La preside Christina Holzer ha espresso qualche perplessità, soprattutto riguardo alla preparazione degli insegnanti e la capacità di gestire classi eterogenee, ma si è dichiarata aperta al dialogo e alla ricerca delle migliori soluzioni.
L’assessore alla scuola italiana, Marco Galateo, ha riconosciuto le difficoltà attuali, in particolare la mancanza di insegnanti madrelingua, ma ha anche sottolineato i numerosi progetti in corso per promuovere il plurilinguismo sin dalla scuola dell’infanzia. “È essenziale che i nostri figli abbiano accesso a un’educazione che li prepari a vivere in un mondo sempre più globalizzato”, ha affermato Galateo. “Stiamo facendo il massimo per trovare insegnanti qualificati, ma è un percorso lungo e complesso.”
Nel complesso, il dialogo continua ad essere costruttivo e orientato verso un futuro in cui la scuola a Bolzano possa offrire un’educazione che valorizzi la diversità linguistica e culturale, preparando gli studenti ad affrontare le sfide di un mondo sempre più interconnesso.