Home Italia Estero Stop al reddito di cittadinanza: la protesta dei napoletani davanti alla sede Inps

Stop al reddito di cittadinanza: la protesta dei napoletani davanti alla sede Inps

Secondo i dati Inps la Campania si conferma al primo posto in Italia per numero di persone che ricevono la misura

by Redazione BQ

Inps nell’impasse? “Le guerre tra poveri le vincono i ricchi“, “Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù“, “Il reddito per noi rappresentava la speranza, anche di poter accontentare i nostri figli“: queste le voci raccolte a Napoli tra coloro che hanno ricevuto la sospensione del reddito di cittadinanza in presidio davanti alla sede Inps del capoluogo campano.

Parlano di delusione e di perdita di speranza per il futuro. Una ventina di ex percettori del reddito di cittadinanza si troverebbero tuttora sul posto per protestare contro la chiusura dei rubinetti sul sussidio, dato che la misura sarà abrogata dal 1° gennaio 2024. Con loro anche alcuni attivisti di Potere al popolo e Usb, promotori del sit-in. Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal direttore Roberto Bafundi.

In Campania i nuclei richiedenti Rdc o Pdc sono passati da quota 227.186 (2021) a 288.063 (2022). Sessantamila in più da un anno all’altro. Nella sola provincia di Napoli le richieste di Rdc o Pdc sono state, nel 2022, 180.787: il 13% del totale nazionale.

In valori assoluti, secondo l’Inps e come riportato dal Corriere del Mezzogiorno lo scorso anno, in Campania i nuclei percettori — nel 2022 — di almeno una mensilità di Rdc o Pdc sono stati 353.795 per un totale di circa 877.115 persone, mentre l’importo medio mensile erogato è di 617,16 euro. Dato che mette la regione al primo posto in Italia per la percezione della misura.

Come riporta l’agenzia di informazione Agi “su un totale di 169 mila famiglie a livello nazionale, sono circa 43 mila quelle campane (22 mila tra Napoli e provincia) che hanno ricevuto il messaggio che sospende il diritto al sussidio a partire da agosto“.

E ancora secondo Agi “negli ultimi mesi e anni ci sono state numerose truffe messe in atto per riscuotere il reddito pur non avendone diritto. Considerando solo il periodo tra giugno del 2021 e ottobre 2022, in provincia di Napoli sono state accertate oltre 4mila truffe e rintracciati circa 15 milioni, finiti nelle tasche di circa 660 ‘furbetti’“.

In tutta Italia si temono tuttavia nuove proteste. le 169mila famiglie italiane sono già state informate tramite sms della ‘stretta’ decisa dal governo, che da agosto non manderà più l’assegno ai nuclei dove non sono presenti minori, disabili o over-65.

 

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