Oltre 17.000 firme per chiedere un adeguamento salariale del 21,3% per i dipendenti pubblici altoatesini. È il risultato della petizione online promossa attraverso la piattaforma openPetition, che è stata ufficialmente consegnata all’assessora provinciale al Personale Magdalena Amhof e al presidente della Provincia Arno Kompatscher.
Le richieste della petizione e la risposta della Provincia
I promotori dell’iniziativa chiedono un immediato adeguamento all’inflazione, ma le autorità provinciali hanno sottolineato le difficoltà di bilancio nel soddisfare un aumento così elevato.
“L’aumento degli stipendi nel settore pubblico è indubbiamente necessario ed è una priorità, anche come segno di riconoscenza verso i nostri dipendenti”, ha dichiarato Kompatscher, evidenziando che il margine di manovra del bilancio provinciale è già stato sfruttato al massimo.
Gli interventi concreti già previsti
L’assessora Magdalena Amhof ha annunciato che già a febbraio il personale riceverà un anticipo sull’inflazione compreso tra 2.200 e 4.650 euro lordi. Inoltre, l’accordo di comparto recentemente firmato prevede:
• Nuove o maggiori indennità di mansione e di coordinamento
• Garanzia dei fondi per il salario di produttività per i prossimi tre anni
Inoltre, durante le trattative della scorsa settimana, è stata presentata una proposta di aumento strutturale dello stipendio base del 10%. In base alla qualifica funzionale, questo si tradurrebbe in un incremento lordo che va dai 180 euro (1ª qualifica) ai 467 euro per il personale medico.
“Nel bilancio triennale siamo riusciti a destinare 600 milioni di euro per questi interventi”, ha spiegato Amhof.
Le trattative con i sindacati
Nonostante gli sforzi della Provincia, le trattative con i sindacati si sono interrotte. Kompatscher ha chiarito che richieste di aumenti superiori al 20% non sono sostenibili con il bilancio provinciale:
“Stiamo cercando ulteriori risorse, ma sarà estremamente difficile e richiederà tagli in altri settori. I fondi sono limitati”.
La situazione resta quindi aperta, con i dipendenti pubblici in attesa di risposte concrete e un possibile nuovo confronto con le parti sindacali per trovare un compromesso.