Home Cronaca Rissa tra ragazzi alla stazione di Bressanone: in quattro denunciati dai Carabinieri

Rissa tra ragazzi alla stazione di Bressanone: in quattro denunciati dai Carabinieri

"I giovani interessati più di frequente in queste vicende sono quasi sempre gli stessi, che noi conosciamo bene", ha detto il Capitano Ottavio Tosoni, Comandante della Compagnia di Bressanone

by Redazione BQ

I Carabinieri della Compagnia di Bressanone, a seguito della rissa svoltasi nel piazzale della stazione ferroviaria di Bressanone agli inizi del mese scorso, dopo aver svolto approfondite indagini, hanno deferito all’Autorità giudiziaria 4 giovani, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di rissa, lesioni e porto abusivo di armi.

Nella tarda serata dello scorso 4 ottobre, presso il piazzale della stazione si era radunato un grande numero di giovani, alcuni dei quali, ad un certo punto, hanno avuto per motivi futili sostanzialmente riconducibili a reciproci dispetti, un diverbio che, partendo da minacce fatte mediante parole e anche tramite l’utilizzo di un coltello, è scaturito poi in una colluttazione, la quale fortunatamente non ha procurato ai partecipanti ferite rilevanti, se non qualche brutto livido e contusioni.

I quattro denunciati, due maggiorenni e due minorenni, dei quali un italiano, due di origine albanese e uno di origine sudamericana, sono stati riconosciuti dai militari quali i verosimili protagonisti della vicenda. I militari ovviamente hanno provveduto ad identificare anche tutti gli altri componenti del gruppo, amici e conoscenti dei coinvolti, dei quali la maggior parte erano già conosciuti.

Il Capitano Ottavio Tosoni, Comandante della Compagnia, dichiara che “al momento l’impegno dei Carabinieri nell’opera di contrasto alla violenza giovanile è massimo” ed invita tutti i cittadini a “segnalare in diretta qualsiasi circostanza meritevole di attenzione, in particolare gli assembramenti violenti o molesti”.

Purtroppo”, continua, “alcuni ragazzi, specialmente se supportati da un gruppo e alimentati da riferimenti culturali distorti, assumono atteggiamenti profondamente sbagliati, dei quali non comprendono né la gravità né il disvalore sociale”.

L’Ufficiale chiarisce inoltre che “i giovani interessati più di frequente in queste vicende sono quasi sempre gli stessi, che noi conosciamo bene e spiega, infine, che l’opera dell’Arma nella Città Vescovile è volta a “far capire loro che sono controllati e che le loro azioni  possono avere conseguenze, in modo da contrastare sul nascere il verificarsi di situazioni più estese, problematiche e spiacevoli”.

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