Pregiudicati e degrado: il Questore Sartori ha disposto per la terza volta la sospensione della Licenza e la chiusura del Bar “BITI” di via Garibaldi a Bolzano.
Il provvedimento della durata di 30 giorni, è conseguente alle gravi problematiche per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini che si protraggono da diverso tempo.
Negli ultimi 15 giorni all’interno e nelle pertinenze del Biti, è stata registrata la presenza costante di clienti con precedenti per gravi reati, tra i quali spaccio, ricettazione, rissa, lesioni personali, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento, rifiuto d’indicazioni sull’identità personale, guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità ed immigrazione clandestina.
Si legge in una nota della Questura: “Tale situazione, anche alla luce delle 3 precedenti sospensioni della Licenza – due ex Art. 100 TULPS disposte dal Questore ed una adottata dal Sindaco, tutte avvenute nel corso del 2023 – fa concretamente ritenere che il predetto pubblico esercizio non abbia modificato la propria propensione a rappresentare un punto di riferimento, un vero e proprio ricettacolo di pregiudicati che hanno individuato questo Locale quale luogo ottimale per porre in essere le proprie attività criminali“.
Nel corso di alcuni degli interventi effettuati dalle Forze di Polizia il gestore ed i dipendenti del “BAR BITI” – più volte fatto oggetto di lamentele da parte di cittadini abitanti nella zona, esasperati dalla situazione di degrado e di disturbo della quiete pubblica che la clientela del locale aveva generato– erano stati adeguatamente messi sull’avviso.
“Le gravi e reiterate problematiche che si sono evidenziate presso questo pubblico esercizio mi hanno determinato ad adottare il provvedimento di chiusura immediata dello stesso – ha evidenziato il Questore Sartori –. Nel caso in cui anche tale severo provvedimento non dovesse, in futuro, risultare risolutivo per far cessare questa grave situazione che si sta, purtroppo, ripresentando in maniera sistematica, è chiaro che dovrò procedere con la revoca definitiva della Licenza. L’ordine e la sicurezza pubblica, così come la tranquillità dei cittadini, sono beni primari percepiti da tutta la popolazione come tali, e per questo il nostro compito è quello di tutelarli con il massimo rigore, evitando che situazioni che mettono a repentaglio l’incolumità delle persone possano ripetersi”.