Home Cronaca L’intelligenza artificiale entra alla primaria Collodi di Pineta di Laives

L’intelligenza artificiale entra alla primaria Collodi di Pineta di Laives

I bimbi hanno potuto sperimentare la scrittura con l'intelligenza artificiale grazie ad un software realizzato dal NOI Techpark

by Redazione BQ

È in fase conclusiva nelle scuole altoatesine la settimana delle materie Stem,l’evento pensato per avvicinare studentesse e studenti all’ambito scientifico-matematico. La scuola “Collodi” di Pineta è una delle scuole primarie in lingua italiana che ha introdotto nella didattica l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

La scuola svolge un ruolo importante nell’avvicinare le nuove generazioni alle materie di ambito matematico, scientifico e tecnologico”, afferma il vicepresidente della Provincia e assessore all’Istruzione, Marco Galateo. “Si tratta di discipline e competenze fondamentali nello sviluppo della nostra società, che possono divenire uno strumento utile a migliorare ed allenare anche le competenze in ambito umanistico”.

Si parte dall’analisi di vari racconti tradizionali che permettono ai bambini di comprendere quali sono gli elementi costitutivi di una storia. Poi, entra in gioco l’intelligenza artificiale con un assistente virtuale per scrivere le storie fornito dal NOI Techpark di Bolzano, all’interno delle iniziative MiniNOI rivolte alle scuole.

L’assistente virtuale opera come guida”, chiarisce il sovrintendente Vincenzo Gullotta, “accompagnando e stimolando la creatività di bambine e bambini. Inoltre, li sprona a rileggere ciò che hanno scritto, esercitando così la loro capacità di lettura e di comprensione del testo”.

L’intelligenza artificiale riprende, difatti, ogni passaggio scritto e al contempo indica un possibile sviluppo sotto forma di domanda diretta, che i bambini comprendono con facilità, così da accrescere la curiosità di vedere elaborata la propria idea e aumentare l’attenzione nella fase di lettura del testo prodotto dall’IA.

In questo tipo di lavoro il ruolo dell’insegnante è quello del facilitatore e organizzatore dell’esperienza”, evidenzia la dirigente Emanuela Scicchitano. “I bambini interagiscono con il software e, grazie all’attività proposta, imparano a collaborare in gruppo, in un contesto protetto, che permette loro di affinare in sicurezza le proprie competenze logiche e digitali”.

Fonte provincia.bz.it/an

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