Home Cronaca Feriscono un connazionale con un coltello e lo rapinano in piazza Erbe: due arresti

Feriscono un connazionale con un coltello e lo rapinano in piazza Erbe: due arresti

I due soggetti, andati a loro volta al Pronto Soccorso, hanno aggredito anche Polizia e personale sanitario

by Redazione BQ

La scorsa notte un cittadino tunisino è stato prima aggredito e poi ferito alla testa con un coltello da due connazionali in piazza Erbe: i malviventi, dopo la colluttazione, sono anche riusciti a sottrargli il portafoglio ed il telefono cellulare.

Il giovane si è poi presentato al Corpo di Guardia della Questura mostrando la ferita. L’accoltellatore, che nel frattempo aveva ferito alle mani anche il complice, si era dileguato.

Successivamente i due ricercati sono arrivati in Ospedale per le cure del caso ma sono stati notati da una pattuglia della Volante presente sul posto per un controllo.

Gli Agenti, insospettiti dall’atteggiamento dei due individui – un 32enne ed un 29enne, entrambi cittadini extracomunitari con a proprio carico numerosi precedenti penali per diversi reati – sono riusciti ad individuarli come autori della rapina.

Dopo averli perquisiti, i poliziotti hanno sequestrato il telefono e il portafoglio rubati, il coltello con la lama intrisa di sangue e circa 20 grammi di hashish.

Durante le medicazioni ricevute, i soggetti hanno tentato di colpire con calci e morsi il personale sanitario e di Polizia, con minacce ripetute, sputi ed insulti.

Usciti dal nosocomio, i due sono stati arrestati e portati in carcere a Bolzano. Il Questore Paolo Sartori, in considerazione di della gravità dei fatti e dei numerosi precedenti a loro carico, ha emesso nei loro confronti un Decreto di espulsione dal Territorio Nazionale.

Si è trattato di un gravissimo episodio criminale, connotato da particolare violenza sia nei confronti della vittima che degli operatori sanitari e degli Agenti di Polizia – ha evidenziato il Questore –. Episodi simili non possono essere tollerati: chi opera sul territorio al servizio della Comunità non può essere impunemente fatto oggetto di atti violenti da parte di chi, presente clandestinamente sul nostro territorio nazionale, ha ripetutamente dimostrato di non voler accettare le regole di convivenza civile e di far del crimine il proprio stile di vita”.

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