Non si fermano i controlli da parte della Questura di Bolzano all’interno degli edifici abbandonati che si trovano nella zona di Salita Sant’Osvaldo, Via del Ronco e Viale Europa.
Le strutture sono state più volte segnalate dai cittadini come luoghi di ritrovo di soggetti senza fissa dimora, talvolta irregolari, e come punto di riferimento per attività illecite.
In uno stabile che si trova in via Achille Grandi, composto da più locali suddivisi su diversi piani, sono state rinvenute evidenti tracce di utilizzo abusivo dell’immobile.
Inoltre, sono stati individuati 23 soggetti – alcuni cittadini italiani, altri stranieri, tutti senza fissa dimora e gran parte di essi con a carico precedenti, occupanti abusivi della struttura, utilizzata quale bivacco occasionale e presumibilmente, anche per gestire e compiere attività illecite.
Su disposizione del Questore, e grazie all’intervento massiccio delle Forze di Polizia, l’immobile è stato immediatamente sgomberato ed i soggetti accompagnati in Questura per il prosieguo degli approfondimenti.
Al termine delle operazioni di sgombero e di identificazione, il Questore Sartori ha emesso specifiche Misure di Prevenzione Personali previste dal Codice delle Leggi Antimafia, quali FOGLI di VIA OBBLIGATORI ed AVVISI ORALI, nonché DECRETI di ESPULSIONE ed ORDINI di ALLONTANAMENTO dal TERRITORIO NAZIONALE.
Nello stesso contesto nei confronti di una 31enne cittadina marocchina senza fissa dimora entrata in Italia da minorenne nel 2007, denunciata e condannata in più occasioni per aver commesso furti all’interno di esercizi commerciali, il Questore ha emesso un Decreto di Espulsione.
Nei suoi confronti è scattato anche un Ordine di Trattenimento presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri “Ponte Galeria” di Roma, in attesa di essere imbarcata su un volo diretto in Marocco.
Stessi provvedimenti il Questore Sartori li ha emessi nei confronti di un 39enne cittadino tunisino privo di Permesso di Soggiorno, sbarcato a Lampedusa nell’agosto del 2021. Anch’egli, al termine delle procedure di legge, è stato scortato presso il CPR di Roma.
La proprietà dell’immobile è stata formalmente diffidata dal Questore a mettere in sicurezza l’edificio.