Home Cronaca “A Valencia il maltempo ci ha tenuti prigionieri: un viaggio di ritorno surreale e spaventoso”

“A Valencia il maltempo ci ha tenuti prigionieri: un viaggio di ritorno surreale e spaventoso”

by Massimiliano Maglione

Una famiglia bolzanina si trovava nella città spagnola durante l’ondata di maltempo che ha sconvolto il Paese. La testimonianza di Martina a bolzanoquotidiano.it.

Valencia, una città solitamente accogliente e rinomata per la sua vivacità, è stata recentemente travolta da un’ondata di maltempo eccezionale e devastante. Le previsioni avevano già segnalato forti piogge nei giorni precedenti, ma nessuno avrebbe mai immaginato la portata e la gravità dell’evento che si sarebbe abbattuto sulla città spagnola. Martina, una bolzanina in vacanza con la sua famiglia, racconta a bolzanoquotidiano.it i momenti di paura e difficoltà vissuti durante il loro soggiorno.

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“Alloggiavamo vicino alla Città delle Arti e della Scienza, una zona centrale, e già la notte precedente avevamo sentito la pioggia incessante. La sera seguente il vento ha raggiunto velocità impressionanti, superando i 60 km/h, tanto da farci desistere dall’uscire a cena per timore di essere travolti, soprattutto per la sicurezza dei bambini”, racconta Martina.

La situazione si è aggravata ulteriormente martedì sera. “Erano circa le 19:30 quando abbiamo ricevuto l’allerta della protezione civile che ci invitava a rimanere in casa. In quel momento abbiamo iniziato a seguire le notizie online per capire cosa stesse succedendo, ma sembrava che le aree più colpite fossero ancora lontane dal centro di Valencia,” spiega Martina. Ma il mattino seguente, svegliandosi sotto un cielo plumbeo e senza acqua corrente, l’angoscia ha iniziato a farsi strada. “Ci siamo resi conto che la gravità del disastro non era poi così lontana da noi”.

La decisione di partire per tempo per l’aeroporto è stata provvidenziale. La città era ormai paralizzata, con tutte le linee della metropolitana chiuse e i taxi irreperibili. “Abbiamo provato a fermare dei taxi per strada, ma ci è stato riferito che l’accesso all’aeroporto era interdetto a causa degli allagamenti. Solo dopo due ore di tentativi, un autista ha accettato di portarci a destinazione, percorrendo strade alternative.”

Durante il tragitto, lo scenario era surreale. “I sottopassi erano completamente inondati, alberi divelti dal vento erano ovunque. Dall’alto dell’autostrada vedevamo una fila infinita di camion bloccati da allagamenti”, continua Martina. “La nostra fortuna è stata non aver avuto il volo programmato per il giorno precedente; altrimenti, saremmo potuti finire intrappolati nei sottopassi, come tanti altri veicoli travolti dalla furia dell’acqua”.

Valencia oggi si sta ancora riprendendo dalle conseguenze di questo evento devastante, che ha lasciato dietro di sé danni ingenti e un’intera popolazione scossa. E la testimonianza di Martina è un vivido promemoria delle difficoltà e dei pericoli che, in pochi attimi, possono trasformare un luogo di vacanza in un incubo.

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