Home Cronaca 36enne minaccia l’ex compagna con una pistola: la Polizia interviene con il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico

36enne minaccia l’ex compagna con una pistola: la Polizia interviene con il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico

by Massimiliano Maglione

Bolzano – Violenza di genere. Aggredisce e minaccia l’ex compagna con una pistola, la Polizia di Stato interviene: divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico per un pregiudicato tunisino, espulsione e revoca del permesso di soggiorno in arrivo.

Un nuovo episodio di violenza di genere si è consumato nella giornata di ieri a Bolzano, dove la Polizia di Stato è intervenuta con una misura cautelare nei confronti di un uomo accusato di minacce, aggressione e molestie ai danni della ex compagna. L’aggressore, M.F., un 36enne di origine tunisina con precedenti per reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, era già noto alle autorità e risiedeva in Italia con un permesso di soggiorno. La misura cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bolzano a seguito della denuncia presentata nei giorni scorsi dalla vittima.

Una storia di violenza e abusi

La donna, una cittadina marocchina e coetanea dell’uomo, ha raccontato agli agenti della Squadra Mobile di Bolzano anni di violenza e vessazioni subite durante la relazione. Secondo quanto riferito, M.F. avrebbe alzato spesso le mani, arrivando a minacciare di morte la compagna anche davanti ai figli. In un’occasione, la vittima sarebbe stata costretta a subire un rapporto sessuale contro la propria volontà.

Decisa a mettere fine agli abusi, la donna ha infine trovato il coraggio di denunciare il compagno, innescando la reazione del 36enne, che negli ultimi giorni l’aveva nuovamente avvicinata, spingendosi fino a minacciarla con una pistola. Questa escalation ha reso necessaria l’emissione di un’ordinanza cautelare che impedisce all’uomo di avvicinarsi alla ex compagna e ai suoi familiari entro un raggio di 500 metri. La misura è stata eseguita ieri dalla Squadra Mobile di Bolzano, che ha applicato al pregiudicato anche un braccialetto elettronico per monitorarne gli spostamenti in tempo reale.

Revoca del permesso di soggiorno e procedimento di espulsione

Il Questore di Bolzano, Paolo Sartori, ha sottolineato la gravità dell’accaduto e ha disposto la revoca del permesso di soggiorno di M.F., preludio al successivo provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. “Sono sempre più i casi in cui le Forze di Polizia sono chiamate ad intervenire per far fronte a gravi episodi di violenze di genere, che rappresentano, tra l’altro, preoccupanti esternazioni di problematiche di carattere culturale. Questo episodio rafforza ancor più l’idea di come le situazioni di criticità che affliggono la nostra società debbano necessariamente essere affrontate facendo rete tra Istituzioni, Enti locali, Centri antiviolenza ed Associazioni di volontariato”, ha dichiarato Sartori.

Il ruolo della Polizia di Stato e la necessità di una rete di supporto

La Polizia di Stato, con i suoi progetti specifici, è da anni impegnata a supportare le vittime di violenza domestica e di genere, lavorando affinché queste trovino il coraggio di denunciare gli abusi subiti. L’episodio sottolinea l’importanza della collaborazione tra istituzioni e organizzazioni di supporto, per combattere una problematica che ancora oggi affligge molte donne e famiglie anche nel nostro Paese.

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