Home Politica A22, il nodo della trasparenza: gli stipendi dei vertici restano segreti

A22, il nodo della trasparenza: gli stipendi dei vertici restano segreti

by Massimiliano Maglione

BOLZANO – Quanto guadagnano i vertici di Autostrada del Brennero S.p.A.? Una domanda che da anni rimane senza risposta, nonostante la società sia – come ribadito dall’Istat e dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) – a tutti gli effetti una società pubblica.

Secondo la normativa vigente, infatti, A22 è tenuta a rendere pubblici compensi, curricula, spese di missione e dichiarazioni patrimoniali del presidente, dei membri del consiglio di amministrazione e dei dirigenti, come previsto dal decreto legislativo 33/2013 e dalle linee guida ANAC. La mancata pubblicazione o la diffusione parziale di tali dati comporta conseguenze sulla responsabilità dirigenziale, sulla retribuzione di risultato e può generare danni d’immagine per l’ente.

Tuttavia, nonostante l’obbligo di legge, i compensi dei vertici e del direttore di Autobrennero restano tra i segreti meglio custoditi della Regione.

A inizio 2025, su richiesta del Team K, l’ANAC ha rilasciato un parere ufficiale (URAV n. 262/2025) confermando che Autostrada del Brennero è una società a controllo pubblico e come tale deve rispettare in pieno gli obblighi di trasparenza.

Ma invece di adeguarsi, la società ha scelto un’altra strada. Come riferisce il consigliere Paul Köllensperger, Autobrennero ha intrapreso un’azione legale contro l’Istat, chiedendo di essere rimossa dall’elenco delle società pubbliche.

“In altre parole – afferma Köllensperger – la società che gestisce la concessione dell’A22 preferisce contestare la propria natura pubblica piuttosto che pubblicare gli stipendi e rispettare le regole di trasparenza nelle assunzioni.”

Il consigliere del Team K ha presentato una nuova interrogazione (n. 158/XVII) chiedendo al presidente della Regione, Arno Kompatscher, di esprimersi chiaramente sulla vicenda, considerando che la Regione e le Province autonome detengono la maggioranza delle quote di Autobrennero.

“La risposta della Giunta – denuncia Köllensperger – è stata ancora una volta evasiva, senza una presa di posizione netta o assunzione di responsabilità politica.”

Per il Team K si tratta di un fatto grave: “Di fronte alla mancanza di trasparenza della più importante società pubblica della Regione, che gestisce milioni di euro di risorse e un’infrastruttura strategica per il territorio, è inaccettabile che il controllo democratico venga eluso. Continueremo a vigilare e a denunciare ogni tentativo di sottrarre Autobrennero alle regole sulla trasparenza e sulla prevenzione della corruzione.”

Una vicenda che riaccende il dibattito sulla trasparenza delle società partecipate pubbliche e sulla necessità di garantire ai cittadini il diritto di sapere come vengono gestite le risorse collettive.

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