Bolzano – Il Dott. Ivo Lorenzi, amministratore di sostegno volontario, denuncia con forza le gravi carenze del sistema di assistenza sociale e sanitaria nella città di Bolzano. Attraverso la sua esperienza diretta con persone fragili e non autosufficienti, Lorenzi mette in luce inefficienze burocratiche e ritardi ingiustificabili che compromettono la qualità della vita dei più vulnerabili.
Il caso della carrozzina rotta: un’attesa insostenibile
Uno dei casi più emblematici riguarda un suo assistito, affetto da gravi disabilità psichiche e cromosomiche, impossibilitato a deambulare senza l’ausilio di una carrozzina elettrica. Quando il mezzo di locomozione si è guastato, l’iter per la riparazione si è trasformato in una vera e propria odissea:
• Richiesta di preventivo all’azienda appaltatrice del Comune, già criticata dagli stessi uffici pubblici.
• Necessità di ottenere un’impegnativa medica, con un’attesa di due settimane dovuta alla cronica carenza di medici di base.
• Presentazione della documentazione all’ufficio invalidi, che ha riscontrato errori nella modulistica medica, costringendo a ulteriori attese e correzioni.
• Ulteriore rinvio della pratica, con la commissione che si riunirà solo alla fine del mese, lasciando l’assistito immobilizzato per oltre un mese.
“È inaccettabile che una persona con disabilità al 100% debba restare bloccata per settimane a causa della lentezza della burocrazia – afferma Lorenzi –. Il sistema di assistenza sociale è inadeguato e, soprattutto, privo di direttive chiare da parte dell’amministrazione comunale”.
Dimissioni da una clinica privata senza tutela: un altro caso di inefficienza
Un altro episodio riguarda una donna con gravi problemi di salute e varie patologie, seguita dal Serd, che si è auto-dimessa da una clinica privata senza alcun coordinamento con l’amministratore di sostegno.
“L’ospedale avrebbe dovuto comunicare la mia nomina come amministratore di sostegno, e quindi la signora non avrebbe potuto lasciare la struttura senza la mia autorizzazione – spiega Lorenzi –. Anche in questo caso si evidenzia una rete di comunicazione inefficace tra le istituzioni”.
Dal 22 dicembre al 7 gennaio, nessun ufficio comunale ha fornito assistenza, giustificando l’assenza con le ferie natalizie. “Mi sono trovato a dover comprare i farmaci per la signora, a preparare il piano terapeutico e, vista la carenza di personale del Serd, mi è stato chiesto persino di consegnarle un farmaco specifico a domicilio”, denuncia Lorenzi.
Ma le difficoltà non si sono fermate qui: “Ho perfino dovuto incollare personalmente un supporto protesico odontoiatrico, perché l’Azienda Sanitaria non dava alcuna disponibilità immediata”, aggiunge.
Una battaglia anche politica
Oltre al suo ruolo di amministratore di sostegno, Lorenzi è candidato con Fratelli d’Italia alle elezioni amministrative del 4 maggio a Bolzano. “Queste vicende dimostrano che l’attuale amministrazione non è in grado di garantire servizi essenziali. Serve un cambiamento radicale per tutelare i cittadini più deboli”, conclude.
La denuncia di Lorenzi apre un dibattito cruciale sulla gestione dell’assistenza sociale a Bolzano, mettendo in evidenza la necessità di una riforma che renda i servizi più efficienti e accessibili.