PARIGI – Jannik Sinner non si ferma più. L’altoatesino continua a scrivere poesia sulla terra rossa del Roland Garros, regalando un’altra prova di forza, classe e determinazione che lascia senza parole anche i più scettici. Questa volta a farne le spese è stato il russo Andrey Rublev, liquidato in appena tre set con un punteggio schiacciante: 6-1, 6-3, 6-4.
Una lezione di tennis, un capolavoro tecnico ed emotivo. Sinner ha dominato dal primo all’ultimo scambio, mettendo in mostra un tennis scintillante, vario e profondamente maturo. Con la calma di un veterano e l’entusiasmo di un predestinato, ha letteralmente annullato ogni tentativo di reazione da parte di Rublev, travolto dall’intensità e dalla precisione del numero uno d’Italia.
Nel silenzio carico di rispetto del Philippe Chatrier, rotto solo dagli applausi scroscianti del pubblico parigino, Jannik ha mostrato ancora una volta di essere molto più di un talento: è ormai una certezza assoluta del tennis mondiale. Un campione vero, con i piedi per terra e lo sguardo rivolto sempre avanti, verso nuovi traguardi.
L’Italia sportiva sogna con lui, si esalta per ogni colpo, vive ogni sua vittoria come una rivincita dolce e meritata. Perché Jannik è il simbolo di un’Italia nuova: riservata ma determinata, educata ma fortissima. E il Roland Garros, oggi più che mai, sembra il teatro perfetto per una storia che profuma già di leggenda.