PARIGI – Jannik Sinner non ce l’ha fatta. Dopo una partenza travolgente nella finale del Roland Garros contro Carlos Alcaraz, il sogno parigino si è infranto sotto i colpi del talento spagnolo, capace di una rimonta clamorosa. Finisce con un amaro epilogo per il numero uno del mondo, che si arrende nel super tie-break decisivo con un netto 10-2.
Sinner era partito con grande convinzione, dominando il primo set per 6-4 e dando l’impressione di poter gestire il ritmo e l’intensità del match. Ma Alcaraz, come spesso accade, ha saputo cambiare marcia, alzare il livello e ribaltare l’inerzia di una sfida che ha emozionato il pubblico del Philippe Chatrier e milioni di spettatori in tutto il mondo.
Il match si è trasformato in una battaglia fisica e mentale, con scambi lunghissimi e colpi spettacolari da entrambe le parti. Ma nei momenti chiave, Alcaraz è sembrato più lucido, più aggressivo e più cinico. Nel super tie-break finale, lo spagnolo è salito in cattedra, lasciando le briciole all’altoatesino.
Una sconfitta che brucia per Sinner, che puntava al secondo Slam della carriera dopo l’Australian Open. Resta però la consapevolezza di essere ormai stabilmente tra i grandi del tennis mondiale e di poter tornare presto a lottare per il trofeo parigino.
Per Alcaraz, invece, è il terzo Slam in carriera, il primo sulla terra rossa del Roland Garros, a conferma di un talento già maturo e capace di imporsi su tutte le superfici.
Il tennis italiano, nonostante il rammarico, può comunque sorridere: Sinner ha dimostrato ancora una volta classe, forza e determinazione. E il meglio, probabilmente, deve ancora venire.