BOLZANO – L’interesse per le professioni legate agli sport invernali è più vivo che mai, come dimostra la cerimonia di consegna dei diplomi a 89 nuovi maestri e maestre di sci, sci di fondo e snowboard. Durante l’assemblea annuale plenaria del Collegio professionale dei maestri di sci di Bolzano, tenutasi l’11 ottobre, l’assessore provinciale all’Agricoltura, Foreste e Turismo, Luis Walcher, e il presidente del Collegio, Robert Demetz, hanno premiato i neo-diplomati che, dopo un rigoroso percorso formativo, sono pronti a lavorare sulle piste dell’Alto Adige.
Nel dettaglio, i nuovi istruttori comprendono 39 maestri e 27 maestre di sci alpino, 10 maestri e 2 maestre di snowboard, 9 maestri di telemark e 2 maestri di sci di fondo. “Siete uno dei biglietti da visita dell’Alto Adige. La vostra professionalità, cordialità e conoscenza riflettono un’immagine positiva del nostro territorio”, ha sottolineato l’assessore Walcher, ricordando l’importanza del ruolo dei maestri di sci nell’offrire un’esperienza turistica di qualità.
Con l’inizio della stagione sciistica previsto tra poco più di un mese, i neo-diplomati si apprestano a insegnare agli appassionati e ai turisti su oltre 1.000 chilometri di piste da sci e 1.800 chilometri di piste da fondo in Alto Adige.
Il percorso per diventare maestri di sci altamente qualificati è impegnativo: richiede un minimo di 90 giorni di formazione e di esami, distribuiti su un periodo di circa tre anni. Inoltre, la specializzazione nel telemark rappresenta un’ulteriore competenza che alcuni istruttori scelgono di acquisire.
Attualmente, le scuole di sci in Alto Adige sono 66, e il numero di maestri di sci iscritti al Collegio professionale è di 2.109, di cui circa 2.000 attivi. La maggior parte di questi (1.688) sono maestri di sci alpino, mentre 278 insegnano snowboard e 143 sono istruttori di sci di fondo. Il numero di candidati in formazione è in costante crescita, con 416 futuri maestri attualmente impegnati nel loro percorso, un aumento del 25% rispetto all’anno scorso.
La continua richiesta di figure professionali qualificate per gli sport invernali dimostra non solo la vitalità del settore turistico locale, ma anche il fascino che le montagne dell’Alto Adige continuano a esercitare su residenti e visitatori.