LOS ANGELES. La regista bolzanina Maura Delpero si avvicina sempre di più al sogno di una statuetta dorata. Il suo film “Vermiglio” è stato selezionato tra le 85 pellicole in lizza per l’Oscar nella categoria International Feature Film. Un riconoscimento che celebra il talento e l’arte altoatesina su uno dei palcoscenici più prestigiosi al mondo.
La strada verso gli Oscar prevede ulteriori passaggi cruciali: la lista dei 15 film finalisti sarà svelata il 17 dicembre 2024, mentre le nomination definitive verranno annunciate il 17 gennaio 2025. La cerimonia di premiazione, invece, si terrà il 2 marzo 2025 al Dolby Theatre di Hollywood, con il mondo intero come spettatore.
“Vermiglio” ha già ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia, e rappresenta una nuova conferma della qualità del cinema altoatesino. Il film ha potuto contare sul supporto della Film Commission di IDM Alto Adige, oltre che sulla Ripartizione Cultura italiana, che aveva sostenuto la Delpero nei suoi primi passi come regista.
Il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, non ha nascosto l’orgoglio per questo traguardo: “Rinnoviamo i complimenti a Maura Delpero per questa ulteriore e sensazionale notizia. Siamo molto fieri che questa meravigliosa pellicola possa concorrere per una prestigiosa statuetta di fronte alla platea unica della notte degli Oscar. È un’occasione straordinaria per dare visibilità all’arte cinematografica altoatesina sulla scena internazionale.”
La categoria International Feature Film include lungometraggi prodotti al di fuori degli Stati Uniti e realizzati per oltre il 50% in una lingua diversa dall’inglese. “Vermiglio” si presenta dunque come ambasciatore dell’Italia e dell’Alto Adige, portando con sé una storia universale narrata attraverso una prospettiva autentica e locale.
L’attesa è palpabile: riuscirà “Vermiglio” a entrare nella rosa dei 15 finalisti e, chissà, ad aggiudicarsi una nomination? Nel frattempo, la corsa all’Oscar continua, e con essa cresce l’orgoglio per una regista che ha saputo trasformare il suo talento in una vetrina per l’intera comunità altoatesina.
