Home Società Merano, lieto fine per un riccio ferito: curato e liberato grazie al CRAB

Merano, lieto fine per un riccio ferito: curato e liberato grazie al CRAB

by Massimiliano Maglione

MERANO – Una storia di attenzione, cura e ritorno alla libertà. Un riccio europeo, trovato in difficoltà in un giardino meranese, è tornato in natura dopo un lungo percorso di cure veterinarie. A notare per prima l’animale era stata una cittadina, insospettita dal suo zoppicare e dalla zampetta visibilmente gonfia. Immediatamente è scattata la segnalazione all’associazione CRAB (Centro Recupero Animali Bolzano), che ha preso in carico il piccolo mammifero.

Sottoposto a visita presso Südtirol Exotic Vets, sotto la supervisione della dottoressa Anna Sturaro – esperta in fauna selvatica – il riccio è risultato in condizioni critiche: “Aveva la zampa anteriore destra gonfia, con pus, ed era molto abbattuto, freddo e disidratato. C’erano anche un gonfiore al tarso sinistro e un ascesso sul muso”, spiega la veterinaria.

Diagnosi complicata e cure ingegnose

Le radiografie hanno rivelato una combinazione di fratture, vecchie e nuove: una lesione al tarso sinistro, un’infezione con frattura a una falange del tarso destro e una vecchia frattura alla coda già guarita. Le cure, complesse ma ingegnose, hanno incluso anche un bendaggio d’emergenza realizzato con una scatola di cioccolatini in plastica. “Utilizziamo anche strumenti di recupero per garantire all’animale il massimo supporto”, racconta la dottoressa Sturaro.

Grazie a fluidoterapia, antibiotici e antinfiammatori, il riccio ha iniziato lentamente a riprendersi, ha ricominciato a nutrirsi e ha riguadagnato peso e vitalità. Il 30 maggio è tornato in libertà. E pochi giorni dopo, la signora che per prima lo aveva soccorso ha inviato una foto: il riccio era di nuovo nel suo giardino, stavolta in compagnia di un altro esemplare.

CRAB: “Ogni segnalazione può fare la differenza”

“È in queste storie apparentemente semplici che ritroviamo il vero senso del nostro lavoro quotidiano”, commenta il presidente del CRAB Vincenzo Mulè. Le cause delle lesioni non sono certe, ma si ipotizza che l’animale possa essere rimasto incastrato in una recinzione o sotto un oggetto.

Il CRAB rinnova l’appello alla cittadinanza: “Segnalare un animale selvatico in difficoltà può fare la differenza tra la vita e la morte. Ogni intervento conta”.

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