BOLZANO. Si è tenuto oggi, proprio nel giorno dell’insediamento del nuovo Consiglio comunale, un flash mob simbolico promosso dall’associazione Bozen Fiorisce, per chiedere un cambio di rotta su alcune decisioni della precedente amministrazione.
L’iniziativa si è svolta in Piazza Municipio, di fronte alla sede del Comune, e ha visto la partecipazione di alcuni cittadini e attivisti. Tra i promotori, Chris Krois, che ha spiegato i motivi della protesta:
“Chiediamo che il nuovo Consiglio comunale revochi il divieto, introdotto nella scorsa legislatura, che limita la possibilità per le persone di sedersi liberamente negli spazi pubblici della città. È una norma che limita la libertà e l’uso del bene comune.”
Accanto a questo tema, anche un messaggio di solidarietà verso il Südtirol Pride e le istanze della comunità LGBTQIA+, in riferimento al mancato patrocinio da parte del Comune:
“Siamo qui anche per ribadire il diritto di chiunque a vivere e rappresentare pubblicamente la propria identità, anche attraverso manifestazioni come il Pride. Vogliamo una città che sia aperta, libera e uguale per tutte e tutti.”
Il flash mob è durato circa 15 minuti, come previsto dalla normativa, ma l’obiettivo non era solo quello di manifestare:
“Vogliamo parlare con i politici, confrontarci. Alcuni di noi entreranno anche nella sala consiliare per assistere al primo consiglio. È importante far sentire la nostra voce in modo civile e diretto”, ha concluso Krois.
Un gesto simbolico, ma anche un chiaro segnale rivolto alla nuova amministrazione guidata dal sindaco Corrarati, affinché faccia della libertà, dell’inclusione e del rispetto dei diritti la base del proprio operato.
