Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Bolzano dell’11 febbraio, la Consigliera Stefania Baroncelli, Referente del Comune per i rapporti con le istituzioni scientifiche, ha presentato una relazione sullo stato della collaborazione tra il capoluogo altoatesino e il mondo accademico. L’obiettivo è consolidare il ruolo di Bolzano come città universitaria, promuovendo iniziative di formazione, ricerca e trasferimento del sapere.
Negli ultimi anni, sono stati avviati numerosi progetti per creare una cooperazione strutturata tra l’amministrazione comunale e la Libera Università di Bolzano. Tra questi, lo schermo interattivo gestito dagli studenti dedicato a La Rosa Bianca, il workshop UniCity, l’installazione di cartelli che identificano Bolzano come città universitaria, nonché il coinvolgimento degli studenti nelle politiche pubbliche locali, come il Piano sociale e le decisioni ambientali. Inoltre, la Libera Università di Bolzano si è distinta a livello nazionale, classificandosi terza tra gli atenei non statali per le attività di terza missione, ossia quelle rivolte al territorio e alla società.
Un importante riconoscimento dell’impegno cittadino in ambito accademico è l’adesione alla rete EUniverCities, un network europeo che riunisce città di medie dimensioni e le rispettive università con l’obiettivo di promuovere l’innovazione economica, sociale e tecnologica. Dal 14 al 16 aprile, Bolzano ospiterà l’evento finale del progetto, accogliendo delegazioni da 12 città europee.
Tra le iniziative di maggiore rilievo figura anche il Premio Città di Bolzano, istituito per valorizzare le migliori tesi di laurea dedicate al capoluogo altoatesino. Quest’anno, sono state presentate 25 tesi su tematiche quali architettura, design, diritto, urbanistica, mobilità e storia dell’architettura. La proclamazione dei vincitori avverrà ad aprile, con l’obiettivo di incentivare i giovani a contribuire allo sviluppo della città attraverso la ricerca e l’innovazione.
L’impegno del Comune nel rafforzare il legame con l’Università non solo accresce il prestigio di Bolzano come polo accademico, ma favorisce anche una crescita sostenibile e inclusiva, proiettando la città in una dimensione europea sempre più dinamica e interconnessa.