BOLZANO – Il trasferimento del Questore Paolo Sartori da Bolzano a Brescia, avvenuto recentemente per motivi di avanzamento professionale, continua a far discutere in città. La notizia ha generato un’ondata di reazioni sui social, dove decine e decine di post chiedono il suo ritorno a gran voce. A sostegno della causa è stata avviata anche una petizione online che che trovate a questo link https://www.facebook.com/share/p/1C4MRMV9Jo/?mibextid=wwXIfr .
Molti cittadini bolzanini non hanno nascosto il proprio disappunto per la partenza di Sartori, ritenuto una figura fondamentale per la sicurezza e la legalità in città. Durante il suo mandato, l’ex questore aveva saputo distinguersi per fermezza, presenza costante sul territorio e capacità di instaurare un rapporto diretto con la cittadinanza, guadagnandosi rispetto e fiducia diffusi.
Anche se il nuovo questore Giuseppe Ferrari si è già calato nel nuovo ruolo con serietà e determinazione, dimostrando fin dai primi giorni grande disponibilità e attenzione nel conoscere a fondo le dinamiche della città, nell’immaginario collettivo resta ancora viva la memoria del lavoro svolto da Sartori. Una figura che, per molti, aveva saputo incarnare in modo esemplare il concetto di vicinanza tra istituzioni e cittadini.
“Sartori era il nostro punto di riferimento”, scrive un utente sui social. “Ferrari sta iniziando bene, ma nessuno ha fatto per Bolzano ciò che ha fatto Paolo Sartori”, aggiunge un altro. I commenti si susseguono in un crescendo di riconoscenza e nostalgia, segno tangibile di quanto l’ex questore abbia lasciato il segno.
In attesa di risposte ufficiali da parte delle autorità competenti, la città continua a mobilitarsi, chiedendo che il legame tra Bolzano e Paolo Sartori possa, in qualche modo, essere ristabilito. Un segnale forte di quanto, quando la sicurezza passa anche attraverso la fiducia e la vicinanza umana, i cittadini non dimentichino.