Antonella ed Erbavoglio: professionalità, simpatia e creatività coniugate con il coraggio pionieristico che contraddistinguono ogni buon imprenditore. Una figura davvero molto amata e molto conosciuta quella di Antonella Trevisan, fondatrice e titolare degli storici negozi Erbavoglio di intimo e mare a Bolzano che gestisce assieme al marito. Una storia lunga 35 anni, ricca di un successo commerciale interamente dovuto al grande talento e alla particolare umanità che caratterizzano i due ‘coniugi d’oro’ del commercio cittadino.
Antonella ci accoglie con il sorriso che non manca mai “un po’ per carattere e un po’ perché ogni cliente merita di essere valorizzato e accompagnato nella scelta della merce. La vendita non è fatta solo di consigli per gli acquisti ma anche di dialogo e di quella chiacchierata quotidiana che riempie il cuore e le giornate di chi viene da noi anche per una semplice occhiata. L’empatia è il nostro punto di forza“.
L’avventura inizia nel 1988 con l’apertura del primo negozio in via San Quirino, un piccolissimo negozio di intimo: in questo quartiere per 17 anni il marchio si è fatto conoscere e apprezzare non solo dai residenti della zona ma ben oltre quel breve tratto di strada che da via Petermayer arrivava in vicolo Muri, tanto da decidere poi nel 2005 per il trasferimento in via Firenze, all’angolo con Via Roma.
“Anni bellissimi e molto vissuti quelli passati in quell’angolo di Gries dove ancora esisteva una sorta di vicinanza di quartiere, con una via popolata da esercizi commerciali che oggi purtroppo non ci sono più – racconta quasi rammaricata – . Il negozio andava molto bene e nel tempo abbiamo sentito l’esigenza di allargare gli orizzonti. La scelta di trasferirci in un altro spazio vendita è stata molto fortunata“.
Nel 2011 arriva poi l’apertura contemporanea di un altro negozio, inizialmente più piccolo di quello attuale, in Corso Libertà e l’apporto professionale di altri collaboratori.
“In un primo momento abbiamo pensato ad una soluzione di metratura più contenuta per poi decidere di trasferirci nella soluzione attuale e che ancora oggi ci regala grandi soddisfazioni. La scelta di tenere i due esercizi in contemporanea non ci ha causato nessun problema di gestione, anche se a febbraio di quest’anno abbiamo optato per il mantenimento di uno solo dei due (quello di Corso Libertà ndr) non perché non ci fosse lavoro ma per più una scelta di praticità”.
Il mercato delle vendite ha subito negli anni profondi cambiamenti. L’avvento delle nuove catene di franchising distribuite su larga scala in tutto il territorio nazionale con i noti brand monomarca, le vendite sul web, i colossi cinesi sembrano avere messo in difficoltà la sopravvivenza degli esercizi commerciali tradizionali. E il marchio Erbavoglio?.
“Non abbiamo assistito passivamente all‘apocalisse delle vendite al dettaglio, ma non è stata una débacle. Almeno non per noi. Arrivare a consolidare un’attività diverso tempo prima dell’arrivo di marchi unici industriali come Intimissimi o Tezenis per capirci, ci ha permesso di non soffrire troppo la nuova concorrenza, anche se il cambio della visione di come si compra oggi è evidente – sottolinea Antonella – . Chiariamo che il nostro è stato negli anni un lavoro fatto di dedizione seria e costante con attenzione alla qualità, il nostro del resto è un tipo di clientela che potremmo chiamare più tradizionale, anche per fascia di età: come le dicevo, da noi è ancora molto sentito il valore del rapporto personale e dell’empatia che usiamo con tutte le persone. Forse per questo ci siamo fatti volere bene. La prenda come una battuta (scoppia in una risata fragorosa) ma molti sono quasi invecchiati insieme a noi!”.
Certo il limite delle chiusure posto dalla pandemia ha messo a dura prova tutta la filiera del commercio anche in una provincia mediamente più benestante a livello nazionale come quella di Bolzano.
“La nostra buona stella ha fatto sì che uscissimo da quel terribile periodo con dei danni limitati e fortunatamente senza debiti. Che vuole che le dica, l’azienda per fortuna è sana ma abbiamo seguito con attenzione il dramma di moltissimi commercianti costretti alle chiusure e per questo abbiamo lavorato con ancora maggiore impegno. Sa che le dico? La crisi del Covid ci ha insegnato ad apprezzare valori di cui prima ignoravamo l’esistenza e ci ha fatto accendere delle consapevolezze maggiori. Io e mio marito per esempio, nel 2020, dopo 23 anni, abbiamo deciso di sposarci. Ci siamo conosciuti alla fine del 1996. Conosciuti e innamorati. Dal 1997 non ci siamo più separati. Mi ha seguito e accompagnato nella vita e poi anche nella gestione delle attività. Il matrimonio non ha cambiato nulla nella sostanza, ma ci ha regalato qualcosa in più. Abbiamo sentito che era arrivato il momento“.
La ‘buona stella” di cui parlava prima ha fatto sì che qualche anno fa, grazie al vostro negozio, un bimba caduta dal balcone di casa proprio in corso Libertà si salvò la vita.
“Fu un vero miracolo. Per problemi con gli inquilini dei piani alti non usavamo mai tenere il tendone del negozio in vista. Quel giorno, alla chiusura, per pura coincidenza o benevolenza, lo lasciammo aperto. La piccola rimbalzò e se la cavò. Anche per questo sentiamo di essere accompagnati da un buon destino, anche per la nostra famiglia“.
E a proposito di curiosità famigliari, scopriamo oggi che lei è anche una ‘mamma d’arte’: suo figlio Gabriele Repetto è consigliere comunale a Bolzano e vanta anche una parentela collaterale con l’altro consigliere (provinciale questa volta) del Pd Sandro Repetto. Che rapporto ha con la politica?
“Molto sereno, ma preferisco dedicarmi alle mie attività. Gabriele è un avvocato e un politico determinato ed entusiasta. Sa fare le sue scelte e io lo seguo volentieri“.
Da titolare di un esercizio pubblico come percepisce oggi un problema al centro del dibattito non solo sociale ma anche politico, quello della sicurezza?
“Come per tutti credo, anche a Bolzano questa percezione è peggiorata nel tempo. Negli ultimi sette o otto anni abbiamo subito due spaccate con lo sfondamento della porta di ingresso. Non ci siamo mai fermati anche se l’attenzione ancora oggi rimane alta. Soddisfazioni sul lavoro ne abbiamo avute davvero tante e contiamo di continuare ad essere presenti ancora per molto. I nostri clienti più affezionati ce lo ripetono spesso, anche scherzando, che non ci perdonerebbero mai! Non abbiamo paura del futuro ed è questo è quello che conta“.
Sotto, Antonella Trevisan con il marito
Sotto la sede e l’interno del negozio di intimo e moda in corso Libertà a Bolzano