Una scena raccapricciante, degna di un film dell’orrore, quella che si sono trovati davanti alcuni passanti nel boschetto di Settequerce, alle porte del capoluogo: pulcini morti circondati da candele, galline decapitate, tende montate abusivamente e resti evidenti di presunti riti con sacrifici animali.
La denuncia arriva da numerosi cittadini che negli ultimi giorni hanno segnalato la presenza di individui sospetti nella zona, solitamente frequentata da famiglie con bambini, amanti delle passeggiate, padroni di cani e gruppi di giovani. La situazione ha destato allarme in particolare per l’efferatezza delle scene ritrovate: animali uccisi brutalmente, disposti in modo rituale, a poca distanza dai sentieri battuti.
Tra gli episodi più inquietanti, il racconto di una ragazza che, dopo essersi imbattuta casualmente nel bivacco, sarebbe stata inseguita da alcuni soggetti presenti nel bosco. Per fortuna nessuna conseguenza fisica, ma uno spavento enorme e una crescente preoccupazione tra i residenti, che si sentono privati della possibilità di vivere serenamente un’area pubblica.
Diverse le segnalazioni già inoltrate al Comune, ai Carabinieri e al Corpo Forestale. Le autorità avrebbero effettuato alcuni sopralluoghi, confermando la presenza dei bivacchi e dei resti animali, ma al momento non si registrano interventi risolutivi. La promessa, tuttavia, è quella di agire nei prossimi giorni per ristabilire la sicurezza e il decoro del bosco di Settequerce.
Nel frattempo, i cittadini continuano a tenere alta l’attenzione: “Non possiamo rinunciare a uno spazio pubblico per colpa dell’inerzia. È inaccettabile che nessuno intervenga contro atti così gravi, che violano la legge e offendono la sensibilità di un’intera comunità”, affermano all’unisono i residenti.
Ora l’attesa è per un intervento concreto e tempestivo, che ponga fine a quella che molti definiscono una situazione “intollerabile e pericolosa” in uno dei pochi angoli verdi frequentabili nella zona.