Operazione della polizia. Nel suo appartamento scoperte anche diverse dosi di eroina, ecstasy, hashish e marijuana: nascoste in una cassaforte. La donna, residente a Caldaro e insegnante presso un istituto tecnico a Bolzano, è stata colpita da un provvedimento di espulsione dalla città per tre anni.
BOLZANO – Le forze dell’ordine sono ormai abituate ad affrontare situazioni di spaccio senza alcuna esitazione. Tuttavia, quando si tratta di persone che occupano ruoli di fiducia nella società, come nel caso di un’insegnante, l’indignazione cresce. Martedì scorso, in Viale Druso, la polizia ha fermato una donna per un controllo di routine, ritrovando 100 grammi di cocaina nascosti all’interno della sua vettura.
Gli agenti, appartenenti alla Squadra volante, si sono insospettiti notando l’atteggiamento nervoso della donna durante il controllo. Il successivo perquisizione del veicolo ha confermato i sospetti. La donna, identificata come G.K., residente a Caldaro, è risultata essere un’insegnante presso un istituto tecnico della città.
Le operazioni si sono successivamente spostate presso il domicilio della donna, dove le autorità hanno rinvenuto ulteriori quantità di stupefacenti, tra cui eroina, ecstasy, hashish e marijuana. Gli agenti hanno trovato le droghe nascoste in una cassaforte, insieme a un bilancino di precisione e 500 euro in contanti, elementi tipici di un’attività di spaccio ben organizzata.
Secondo le autorità, l’insegnante era da tempo sotto osservazione per via di segnalazioni su un possibile coinvolgimento nel traffico di stupefacenti. La donna è stata immediatamente arrestata e condotta al carcere di Spini di Gardolo a Trento, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.
L’assessore Marco Galateo ha commentato l’accaduto esprimendo forte preoccupazione: “Questo episodio sottolinea l’importanza di verificare attentamente i profili di coloro che ricoprono ruoli educativi. Dobbiamo garantire che le nostre scuole siano ambienti sicuri per i nostri giovani.”
Nel frattempo, la donna è stata colpita da un foglio di via emesso dal questore di Bolzano, che le vieta di fare ritorno nel capoluogo per un periodo di tre anni. Le indagini proseguono per chiarire l’entità della rete di spaccio alla quale l’insegnante potrebbe essere collegata.
