Verso un sistema sanitario sempre più innovativo e interconnesso
Un passo concreto verso il rafforzamento della cooperazione scientifica e della ricerca nel settore sanitario: oggi è stato delineato il quadro per un accordo interistituzionale che coinvolgerà alcune delle realtà più prestigiose del territorio e non solo.
Grazie all’iniziativa dell’assessore provinciale alla Prevenzione sanitaria e Salute, Hubert Messner, la Provincia Autonoma di Bolzano, l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Eurac Research, il NOI Techpark, la Libera Università di Bolzano e Claudiana Research collaboreranno per definire gli ambiti di ricerca prioritari e costruire un solido ecosistema scientifico in ambito medico.
Un nuovo modello di ricerca e formazione
Dopo l’avvio del corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Bolzano nel settembre 2024, l’Alto Adige punta ora a consolidare il proprio ruolo come centro di eccellenza nel campo della ricerca sanitaria. L’obiettivo è creare sinergie tra le istituzioni accademiche e scientifiche per sviluppare nuove soluzioni in ambiti cruciali come la medicina preventiva e personalizzata, la qualità dell’assistenza primaria e le applicazioni digitali in sanità con il supporto dell’intelligenza artificiale.
“Con una rete di ricerca forte, non solo possiamo attrarre studenti e personale medico in Alto Adige, ma possiamo anche contribuire a lungo termine all’innovazione in campo sanitario”, ha dichiarato l’assessore Messner, sottolineando l’importanza di integrare la ricerca con la formazione dei futuri professionisti della salute.
Collaborazione interdisciplinare e innovazione
Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica, ha evidenziato come la ricerca rappresenti un pilastro fondamentale per lo sviluppo di centri di eccellenza. La collaborazione tra università, centri di ricerca e strutture sanitarie consentirà di individuare e affrontare le sfide più urgenti, sperimentando modelli innovativi di assistenza e promuovendo un approccio interprofessionale.
Le istituzioni coinvolte sono già al lavoro sulla definizione dell’accordo di ricerca, che sarà formalizzato nei prossimi mesi. Questo patto strategico non solo rafforzerà la formazione universitaria in ambito medico, ma renderà l’Alto Adige un punto di riferimento per l’assistenza sanitaria, la ricerca e l’innovazione.
