Il 4 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il cancro, istituita dall’Union for International Cancer Control e sostenuta dall’OMS. Un’occasione per riflettere sull’importanza della prevenzione, degli screening e della tempestività nella diagnosi, aspetti fondamentali per migliorare le possibilità di cura e sopravvivenza.
L’incidenza in Alto Adige e l’importanza della prevenzione
Secondo il Registro Tumori dell’Alto Adige (2017-2021), l’incidenza dei tumori nelle donne inizia ad aumentare a partire dai 35 anni, mentre negli uomini dai 49. Un dato che trova riscontro nell’esperienza diretta dei malati, come sottolineato da Ivo Gentilini, presidente di LILT Bolzano:
“Mentre la ricerca continua il suo instancabile lavoro, la prevenzione e i controlli regolari sono oggi più che mai determinanti. Per questo, educare la popolazione a una corretta alimentazione e a stili di vita sani è una delle nostre priorità.”
Tuttavia, gli screening oncologici presentano ancora alcune criticità, tra cui tempi di refertazione troppo lunghi e una fascia d’età coperta ancora limitata rispetto ad altre regioni.
I tumori più diffusi in provincia di Bolzano
I dati confermano che i tumori più frequenti nel nostro territorio sono:
• Donne: mammella, colon-retto, polmone, melanoma e utero.
• Uomini: prostata, colon-retto, vescica e polmone.
Tutte queste patologie sono oggetto di programmi di screening da parte della Sanità Pubblica e della stessa LILT Bolzano, ma il problema principale resta la lentezza nella comunicazione dei risultati.
Tempi di refertazione e risorse insufficienti
Prendiamo ad esempio il tumore al seno, oggetto di screening per le donne dai 45 ai 75 anni. Il Gruppo Italiano Screening Mammografico stabilisce che:
• Il 90% delle pazienti dovrebbe ricevere un’eventuale risposta negativa entro 15 giorni dall’esame.
• Se necessario un approfondimento, questo dovrebbe avvenire entro 20 giorni dallo screening.
“Purtroppo, il problema delle scarse risorse di personale dedicato compromette l’efficacia del sistema”, sottolinea Gentilini. E senza tempi di risposta rapidi, si riduce anche la fiducia e l’adesione della popolazione agli screening offerti.
LILT Bolzano inaugura uno sportello per aiutare i pazienti a comprendere la diagnosi
Un’altra questione cruciale è la difficoltà nel comprendere i referti: molti pazienti si trovano davanti a diagnosi scritte con termini tecnici, spesso incomprensibili ai non addetti ai lavori.
Per rispondere a questa esigenza, LILT Bolzano attiverà un nuovo sportello informativo, dedicato a chi necessita di chiarimenti sugli esami di screening e sulle diagnosi di tumore solido addominale o della mammella.
“Grazie alla disponibilità del dott. Giuseppe La Guardia, chirurgo esperto in patologie oncologiche intestinali e della mammella, offriremo un supporto concreto ai cittadini, aiutandoli a comprendere meglio la loro situazione e le possibili opzioni di cura”, conclude Gentilini.
Per informazioni:
LILT Bolzano – Tel. 0471-402000