Nel giro di poche ore, due neonati prematuri ricoverati nella terapia intensiva neonatale dell’Ospedale provinciale di Bolzano hanno perso la vita a seguito di un’infezione batterica. Uno dei piccoli è deceduto martedì, l’altro nella notte tra martedì e mercoledì. Entrambi avevano circa tre settimane di vita e pesavano appena 700 grammi.
A confermare la notizia, in una conferenza stampa straordinaria, sono stati il direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, Josef Widmann, la direttrice sanitaria facente funzione, Monika Elisabeth Zäbisch, e il coordinatore sanitario dell’ospedale, Pierpaolo Bertoli.
Widmann ha spiegato che i due piccoli erano stati colpiti da un’infezione causata dal batterio Serratia marcescens, presente in natura in acqua, terreno, piante, animali e anche nell’uomo. Per le persone sane è generalmente innocuo, ma per neonati estremamente prematuri può risultare letale. «La perdita di un figlio è un dolore incommensurabile – ha dichiarato – il nostro pensiero va alle famiglie, a cui esprimiamo la più sincera vicinanza».
La dottoressa Zäbisch ha sottolineato che il personale del reparto rispetta scrupolosamente le misure igieniche e che tutte le procedure di prevenzione erano state applicate, ma in questo caso non è stato possibile evitare il tragico epilogo. Come misura precauzionale, fino a nuovo ordine, tutti i bambini nati prima della 32ª settimana verranno fatti nascere all’ospedale di Trento, mentre gli altri prematuri continueranno a essere seguiti a Bolzano.
Nei prossimi giorni, la terapia intensiva neonatale verrà trasferita nei locali della vecchia terapia intensiva per ridurre il rischio di ulteriori contagi.
Bertoli ha parlato di «un tragico segnale di allerta» e ha annunciato ulteriori misure straordinarie: individuazione delle possibili fonti di infezione, intensificazione dei controlli, sanificazione completa degli ambienti e nuove procedure di isolamento.
Anche l’assessore provinciale alla salute, Hubert Messner, ha espresso cordoglio e sostegno alle famiglie: «So quanto sia immensa la tragedia quando una vita appena iniziata si interrompe. Conosco il team della neonatologia e so che lavora con grande professionalità, sia umana che medica. Sostengo ogni passo necessario per affrontare questa difficile situazione».
L’Azienda Sanitaria ha assicurato che sarà fatta piena luce sulle cause dell’infezione e che ogni sforzo sarà compiuto per garantire la massima sicurezza dei piccoli pazienti.