Un importante appuntamento dedicato alla salute e alla consapevolezza personale si terrà giovedì 8 maggio, a partire dalle ore 17.30, presso la sede della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) in piazza Loew Cadonna 10 a Bolzano. Massimo Bernardo, Direttore del Servizio Cure Palliative dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, guiderà una conferenza aperta a tutti per approfondire il tema delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), meglio conosciute come “testamento biologico”.
Nonostante se ne parli da anni tra convegni, dibattiti pubblici e social media, il tema delle DAT continua a suscitare dubbi, confusione e talvolta timori ingiustificati. “Conoscere le DAT significa garantire il rispetto della propria volontà anche nei momenti in cui, a causa di malattie o traumi, non si è più in grado di comunicarla”, spiega Bernardo. Il primario chiarirà con parole semplici e accessibili principi, modalità e implicazioni pratiche di questo importante strumento di autodeterminazione sanitaria.
Le DAT, introdotte dalla legge n. 219 del 2017, permettono a ogni cittadino maggiorenne e capace di intendere e volere di esprimere in anticipo le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, offrendo così un punto di riferimento chiaro ai medici e ai familiari in caso di emergenze gravi.
“Non si tratta di un argomento da affrontare solo quando si è malati”, precisa Bernardo. “Così come stipuliamo un’assicurazione senza attendere di avere un incidente, le DAT vanno pensate come una tutela da redigere quando si è ancora in piena salute”. La loro compilazione è gratuita, non richiede necessariamente l’assistenza di un medico e può essere depositata presso l’ufficio di stato civile del proprio Comune.
Durante l’incontro si parlerà anche dell’importanza della pianificazione condivisa delle cure e della possibilità di nominare un “fiduciario”, una persona di fiducia che possa prendere decisioni in nome nostro, qualora insorgessero controversie.
Secondo Bernardo, in provincia di Bolzano sono ancora poche – circa un migliaio su oltre 500mila residenti – le DAT depositate, segno che la conoscenza di questo strumento è ancora limitata. “Le DAT sono un gesto di rispetto verso se stessi, verso chi ci ama e verso i professionisti della salute che ci assistono”, conclude il primario.
Chi desidera saperne di più può trovare informazioni utili anche sul sito della Provincia di Bolzano, dove è disponibile un modello pratico di redazione delle DAT, o rivolgersi alla LILT stessa. La conferenza dell’8 maggio rappresenterà un’occasione preziosa per avvicinarsi a questo tema con serenità e consapevolezza.